ULISSE: il lavoro come gioco

E’ risaputo che il lavoro che piace appassiona e pesa meno; il tempo scorre velocemente e non si sente la stanchezza. All’Istituto Tecnico Castelli di Brescia, nel “Corso Serale Allievi Meccanici”, è stata programmata la progettazione e realizzazione di una barca a vela crociera-regata di 7,50 m. Data la lunghezza bisogna ottimizzare tutto il resto: larghezza, armamento, appendici, pesi, forme e tendenze progettuali del momento. Scelto il legno per la costruzione, si studiano le forme facilmente ottenibili che rispondano ad una funzionalità del materiale stesso. Quando una cosa funziona... allora è anche bella. Il disegno è iniziato a più mani con progettazione a computer per poi andare direttamente al taglio a controllo numerico. Si fa uso di strumenti moderni: inutile porre resistenze passive solo perché i lavori di una volta, come li ricorda chi ha tante primavere, avevano più romanticismo. I nuovi strumenti a disposizione se ben usati daranno grandi benefici in termini di tempo e precisione.
Il 10 10 CFS, per esempio, consente incollaggi e protezioni sicure anche quando la preparazione dei legni lascia a desiderare; se le superfici sono invece ben preparate il risultato sarà ancora migliore.
A progetto quasi definito è interessante e coinvolgente ammirare la schermata della barca nel suo insieme, vedere tridimensionalmente il disegno, farlo ruotare e accedere con un semplice “click” sui particolari come: la sezione trasversale in qualsiasi punto della barca, dimensionamento strutturale dell’attacco del bulbo, rinforzi dell’asse timone, paratia anticollisione ecc.
Dire che ci siano stati momenti di sconforto è realistico, ma le soddisfazioni che sono venute dal pur lento ma rigoroso andare avanti sono tali e tante, che gli “Allievi” con i Docenti e la Direzione Didattica sono pronti ad intraprendere percorsi ancora più impegnativi. La gestazione è stata lunga, forse da qui il nome Ulisse, ma è inevitabile quando le decisioni devono essere prese da un collettivo che, oltre a condividerle, deve mettere del suo nella proposizione di appunti e gestione del lavoro.
Chi progetta una barca poi nomina altri alla costruzione, alla fusione del bulbo e si limita a controllare l’esattezza del progetto. Qui, gli altri, sono sempre loro. Le forme ardite della realizzazione del bulbo e del timone le hanno fatte gli stessi che hanno partecipato alla progettazione. Lo stesso vale per la finitura degli interni, la stuccatura e lo smalto esterno.
E’ importante che costruzione e protezione del legno siano realizzate con 10 10 CFS e che le sentine siano lasciate a trasparente per controllare il perfetto mantenimento del legno. Poi, finalmente, il trasporto, il varo e la prima uscita. Complimenti a tutti, anche a te ULISSE.