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Scheda antiosmosi a.p.p. |
1) Alaggio e fare
asciugare (3 o 4 ore l'antivegetativo nel periodo estivo, 1 giorno nel
periodo invernale). Fare la misurazione con lo SKINDER e segnare i valori
e dove viene posizionato lo SKINDER. Confrontare i valori con quelli sopra
la linea di galleggiamento, che saranno sempre nella norma così
vediamo quanto bene stiamo per fare alla nostra barca. 2) Rimozione di tutti
gli scarichi e delle prese a mare e di tutte le guarnizioni dei fori sull'opera
viva. 3) Rimozione con energica
sabbiatura del gelcoat fino metà della linea di galleggiamento
e, se barca a vela, eventuale sabbiatura anche del bulbo. La sabbiatura
energica deve aprire anche le eventuali bolle sotto la superficie.
In alcuni casi, loperatore esperto
buca la carena. Vuol dire
che in quel punto il poliestere era così degradato da non
avere più consistenza strutturale e al primo passaggio si è
frantumato come la carie di un dente. Ma non preoccupatevi. Ha tolto del
marcio che dopo rifaremo più bello e resistente di prima con C-Systems
10 10 CFS e microfibre minerali. 4) Se la rimozione
del gelcoat non avviene con la sabbiatura si rende comunque necessario,
dopo la rimozione del gelcoat la idrosabbiatura o la successiva sabbiatura
( che costerà molto meno) per assicurare una buonissima pulizia
della carena. Specialmente sulle carene delle barche a vela e per quelle
a motore che non hanno pattini il gelcoat si rimuove benissimo e in poco
tempo con la piallina elettrica a mano. Si vede molto bene nel nostro DVD n° 1. 5) Misurazione del
tasso di umidità della carena con lo SKINDER operando in maniera
sistematica su linee parallele al galleggiamento, marcando dove viene
precisamente posizionato (per le misurazioni successive) e segnando i
valori differenti con lapis o pennarello resistente allacqua (water
resistant) 6) Primo di uno dei
numerosi lavaggi con acqua calda (preferibile) o temperatura ambiente
a pressione. 7) Inizio deumidificazione.
Luso del deumidificatore o meglio delle lampade al quarzo riscaldanti
ridurrà questo periodo. Generalmente losmosi viene iniziata
nel periodo Autunno-Inverno quindi bisogna prevedere di perdere
almeno uno o due mesi della Primavera seguente per avere le condizioni
tipiche di lavorazione. Altrimenti bisogna operare al coperto e in ambiente
riscaldato. (Vedere il capitolo strumenti di lavorazione) 8) Successivi lavaggi
con acqua calda o temperatura ambiente a pressione anche durante il ciclo
di deumidificazione (almeno 1 volta per settimana) 9) Misurazione definitiva
con SKINDER (in scala HS, High Sensibility Alta sensibilità)
e, finalmente, abbiamo raggiunto lasciugatura. I led non vanno oltre
la zona verde (per lo SKINDER a LED) o il valore 30% se lo SKINDER è
il tipo DIGITALE. 10) Ulteriore lavaggio
finale e il giorno dopo... inizio dei lavori. 11) Assicurarsi della
perfetta pulizia della superficie da polvere, sporco e grasso. Per la
polvere passare un fazzoletto antistatico per togliere ogni residuo e
fare una prova con un nastro adesivo (da pacchi, pressandolo fortemente)
per controllare la perfetta aderenza e pulizia del supporto. Se il bulbo
in metallo deve essere rifatto, dopo la sabbiatura applicare
due mani di Nautilus Epoxy Primer prima di cominciare ad applicare la
resina epossidica C-Systems 10 10 CFS in carena. 12) Bagnatura dei
grossi crateri con resina epossidica C-Systems 10 10 CFS e a seguire riempimento
con stucco strutturale formato da C-Systems 10 10 CFS e Microfibre Minerali
fino a che non raggiunge una densità pastosa che resta in verticale. 13) Dopo lessiccazione,
carteggiare a bagnato con carta grana 60 le stuccature dei crateri. 14) Asciugatura e
applicazione di due mani generali di C-Systems 10 10 CFS (bagnato su bagnato)
anche sul bulbo che avrà già ricevuto due mani di Nautilus
Epoxy Primer. 15) Rasatura con Nautilus
Epoxy Light Filler, applicato con spatola dentata, sulla carena e sul
bulbo. 16) Carteggiatura
con morale (asse) e carta grana 40 per spianare perfettamente la superficie. 17) Applicazione stucco
con spatola liscia dopo avere rimosso accuratamente la polvere. 18) Levigatura con
carta 120/150 e ritocchi eventuali. 19) Applicazione di
resina epossidica C-Systems 10 10 CFS. 20) Applicazione di
resina epossidica C-Systems 10 10 CFS + A 20. 21) Applicazione di
resina epossidica C-Systems 10 10 CFS + A 20 e ulteriori applicazioni
per giungere al complessivo consumo di 600 - 700 gr. per mq ossia 6 -
7 kg per ogni 10 mq di carena compresa la mano iniziale. 22) Applicazione di
2 mani generose di Nautilus Epoxy Primer. 23) Applicazione di
3 mani di Nautilus S.P. Antifouling a rullo, partendo da poppa e con applicazione
verticale. E consigliabile che la prima mano sia del colore non
scelto per il risultato finale in maniera che la seconda e la terza mano
quando esauriscono il loro film e si intravede il diverso colore della
prima mano indichino con certezza che dobbiamo fare carena. Molti nostri
Clienti lo fanno. 24) Varo dopo almeno
7 giorni dallultima applicazione di Nautilus Epoxy Primer considerando
una temperatura media di 20°C . Se ogni voce è stata rispettata avete fatto, o hanno fatto, un lavoro molto buono (buonissimo!) e i prodotti della nostra linea C-Systems 10 10 CFS, Nautilus Epoxy Light filler, Nautilus Epoxy Primer, Nautilus S.P. Antifouling, SPINNAKER vi accompagneranno. Anche con la certezza di una scelta qualificata, professionale e affidabile. |