DECO-DECK THINNER

Revisione 1 di giugno 2012 - n° batch 166-AB

 

1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA'
Nome commerciale: DECO-DECK Thinner
Tipo di prodotto ed impiego: prodotto per la nautica - DILUENTE per Deco-deck colorato
Fornitore: Cecchi Gustavo & C. srl - Via M. Coppino 253, 55049 Viareggio (LUCCA)
www.cecchi.it - info@cecchi.it
Numero telefonico di chiamata urgente: 0584/383694 orari ufficio 8.30-12.30, 14.00-18.30 da Lunedì a Venerdì
Persona competente responsabile della scheda di dati di sicurezza: info@cecchi.it

2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1. CLASSIFICAZIONE DELLA MISCELA AI SENSI DELLA DIRETTIVA 67/548/CEE – DIRETTIVA 1999/45/CE
La miscela è classificata pericolosa ai sensi delle disposizioni di cui alle direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e successive modifiche ed adeguamenti.
F R11 FACILMENTE INFIAMMABILE
N R51/53 TOSSICO PER GLI ORGANISMI ACQUATICI; PUÒ PROVOCARE A LUNGO TERMINE EFFETTI NEGATIVI PER L'AMBIENTE ACQUATICO
XN R65 NOCIVO: PUÒ CAUSARE DANNI AI POLMONI IN CASO DI INGESTIONE
R66 L'ESPOSIZIONE RIPETUTA PUÒ PROVOCARE SECCHEZZA E SCREPOLATURE DELLA PELLE
XN R68/20/21/22 NOCIVO: POSSIBILITÀ DI EFFETTI IRREVERSIBILI PER INALAZIONE, A CONTATTO CON LA PELLE E PER INGESTIONE

2.2. ELEMENTI DELL'ETICHETTA AI SENSI DELLA DIRETTIVA 67/548/CEE – DIRETTIVA 1999/45/CE
La miscela richiede etichettatura di pericolo ai sensi della Direttiva 1999/45/CE e 67/548/CE e successive modifiche ed adeguamenti.
PITTOGRAMMI DI PERICOLO
XN – NOCIVO
F – FACILMENTE INFIAMMABILE
N – PERICOLOSO PER L’AMBIENTE
FRASI DI RISCHIO:
R11 FACILMENTE INFIAMMABILE
R51/53 TOSSICO PER GLI ORGANISMI ACQUATICI; PUÒ PROVOCARE A LUNGO TERMINE
EFFETTI NEGATIVI PER L'AMBIENTE ACQUATICO
R65 NOCIVO: PUÒ CAUSARE DANNI AI POLMONI IN CASO DI INGESTIONE
R66 L'ESPOSIZIONE RIPETUTA PUÒ PROVOCARE SECCHEZZA E SCREPOLATURE DELLA PELLE
R68/20/21/22 NOCIVO: POSSIBILITÀ DI EFFETTI IRREVERSIBILI PER INALAZIONE, A CONTATTO
CON LA PELLE E PER INGESTIONE.
CONTIENE: ACQUA RAGIA MINERALE - METANOLO
CONSIGLI DI PRUDENZA S:
S2 CONSERVARE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI
S16 CONSERVARE LONTANO DA FIAMME E SCINTILLE NON FUMARE
S36/37/39 USARE INDUMENTI PROTETTIVI, GUANTI ADATTI E PROTEGGERSI GLI OCCHI/LA FACCIA
S29 NON GETTARE I RESIDUI NELLE FOGNATURE
S43 IN CASO DI INCENDIO USARE TERRA, SABBIA, POLVERE CHIMICA O SCHIUMA
S46 IN CASO DI INGESTIONE, CONSULTARE IMMEDIATAMENTE IL MEDICO E MOSTRARGLI IL CONTENITORE O L'ETICHETTA
S51 USARE SOLTANTO IN LUOGO BEN VENTILATO
S61 NON DISPERDERE NELL'AMBIENTE. RIFERIRSI ALLE ISTRUZIONI
SPECIALI/SCHEDE INFORMATIVE IN MATERIA DI SICUREZZA
Fare riferimento alla sezione 16. per il testo completo delle frasi di rischio e delle indicazioni di pericolo delle sostanze elencate.

2.3. ALTRI PERICOLI
L'utilizzo di questo agente chimico comporta l'obbligo della "Valutazione dei rischi" da parte del datore di lavoro secondo le disposizioni del DLgs. 9 aprile 2008 n. 81. I lavoratori esposti a questo agente chimico non devono essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria se i risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo ed alla quantità di agente chimico pericoloso e alla modalità e frequenza di esposizione a tale agente, vi è solo un "Rischio moderato" per la salute e la sicurezza dei lavoratori e che le misure previste nello stesso DLgs. sono sufficienti a ridurre il rischio.
In alcune circostanze, la miscela può accumulare cariche elettrostatiche in quantità notevole, con rischio di scariche che possono innescare incendi o esplosioni.

3. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
3.1. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI

- Acqua Ragia Minerale 75-90%
NUMERO CE 919-446-0
CLASSIFICAZIONE 67/548/CE R10 N R51/53 Xn R65 R66
CLASSIFICAZIONE 1272/08/UE GHS02 GHS07 GHS08 GHS09 Danger H226 H304 H336 H411 EUH066
NUMERO REGISTRAZIONE REACH 01-2119462828-25

- Miscela Acetato Metile/Metanolo 10 - 25%
NUMERO CE F R11 Xn R20/21/22 T R39/23/24/25 R66
CLASSIFICAZIONE 67/548/CE GHS02 GHS05 GHS08 GHS07 Danger H225 H332 H312 H302 H331 H311
H301 H370
CLASSIFICAZIONE 1272/08/UE In attesa Registrazione
NUMERO REGISTRAZIONE REACH reach (sostanze)-

4. MISURE DI PRIMO SOCCORSO
4.1. DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PRIMO SOCCORSO
Ingestione: Non provocare il vomito per evitare il rischio di aspirazione. Non somministrare
nulla per bocca a una persona in stato di incoscienza. In caso di ingestione, presumere sempre che sia avvenuta aspirazione. Trasportare immediatamente l'infortunato in ospedale. Non attendere la comparsa dei sintomi. In caso di vomito spontaneo, mantenere la testa in basso per evitare il rischio aspirazione del vomito nei polmoni. Inalazione: Il rischio di inalazione è improbabile a causa della bassa tensione di vapore a temperatura ambiente. L'esposizione ai vapori può, tuttavia, avvenire quando la sostanza è manipolata a elevate temperature in condizioni di scarsa ventilazione. In caso di respirazione difficoltosa, portare l’infortunato all'aria aperta e mantenerla in una posizione comoda per la respirazione. Se l’infortunato è incosciente e non respira, verificare l'assenza di ostacoli alla respirazione e praticare la respirazione artificiale da parte di personale
specializzato. Se necessario, effettuare un massaggio cardiaco esterno e consultare un medico. Se l’infortunato respira, mantenerlo in posizione laterale di sicurezza. Somministrare ossigeno se necessario. Se nell’eventualità di un degrado del prodotto per effetto di contaminazione batterica (v. 2.3) si sospetta l’inalazione di solfuro d’idrogeno (H2S), i soccorritori devono indossare adeguati apparati respiratori, cinture e corde di sicurezza, nonché adottare le procedure di soccorso previste. Trasferire immediatamente l’infortunato in ospedale. Iniziare immediatamente la respirazione artificiale se la respirazione siè arrestata. Somministrare ossigeno se necessario. Contatto con la pelle Rimuovere le calzature e gli indumenti contaminati e smaltirli in sicurezza.
Lavare la parte interessata con acqua e sapone. In caso di irritazioni, gonfiore o rossore ,consultare un medico specialista. Per ustioni termiche, raffreddare la parte lesa. Tenere la parte ustionata sotto acqua corrente fredda per almeno cinque minuti, o fino a quando il dolore scompare. Evitare un'ipotermia
generale. Durante l'utilizzo di apparecchiature ad alta pressione, può verificarsi una iniezione di prodotto anche senza lesione esterne apparenti. In tal caso trasferire immediatamente l'infortunato in ospedale. Non attendere la comparsa dei sintomi.
Contatto con gli occhi: Rimuovere, se presenti, le lenti a contatto se la situazione consente di effettuare l'operazione con facilità. Continuare a risciacquare. Consultare immediatamente un medico specialista nel caso in cui irritazioni, vista offuscatao gonfiore si sviluppano e persistono.
Servizi di pronto soccorso: Assicurarsi che la stazione per sciacquarsi gli occhi e le docce di sicurezza siano vicine al posto dove il lavoro viene eseguito.

4.2. PRINCIPALI SINTOMI ED EFFETTI, SIA ACUTI CHE RITARDATI
Sintomi: Arrossamenti, irritazioni, leggera irritazione agli occhi. L'inalazione dei vapori può provocare mal di testa, nausea, vomito e uno stato di coscienza alterato. Ingestione: pochi o nessun sintomo previsto. Eventualmente, possono presentarsi nausea e diarrea.

4.3. INDICAZIONE DELLA EVENTUALE NECESSITÀ DI CONSULTARE IMMEDIATAMENTE UN MEDICO E DI TRATTAMENTI
Inalazione: In caso di inalazione consultare un medico nel caso in cui la vittima si trovi in uno stato di coscienza alterato, o se i sintomi non scompaiono. Servizi di pronto soccorso: Assicurarsi che la stazione per sciacquarsi gli occhi e le docce di sicurezza siano vicine al posto dove il lavoro viene eseguito.

5. MISURE ANTINCENDIO
5.1. MEZZI DI ESTINZIONE
Mezzi di estinzione raccomandati: La miscela è facilmente infiammabile. Le misure antincendio dovrebbero essere adottate per i materiali che si trovano nelle vicinanze. Incendi di piccole dimensioni: terra o sabbia, anidride carbonica, schiuma, polvere chimica secca.
Incendi di grandi dimensioni: schiuma, acqua nebulizzata (l’uso di acqua a getto frazionato (acqua nebulizzata) è riservato al personale appositamente addestrato) e altri gas inerti (come permessi dalla normativa).
Mezzi di estinzione vietati: Non utilizzare getti d'acqua diretti sul prodotto che brucia, possono causare schizzi e diffondere l'incendio. Evitare l'utilizzo simultaneo di schiuma e acqua sulla stessa superficie poiché l'acqua distrugge la schiuma.
Mezzi di protezione antincendio: La presenza della sostanza richiede l’adozione di precauzioni particolari.
5.2. PERICOLI SPECIALI DERIVANTI DALLA SOSTANZA O DALLA MISCELA
Rischi particolari: Miscela facilmente infiammabile.
Pericoli di esposizione in caso d’incendio: La combustione incompleta potrebbe generare una complessa miscela di particelle solide e liquide aerodisperse e di gas. Evitare schizzi accidentali di prodotto su superfici metalliche calde o su contatti elettrici. In caso di fughe di prodotto, tenere presente che il limite inferiore d'infiammabilità è di circa 1 % vol.

5.3. RACCOMANDAZIONI PER GLI ADDETTI ALL’ESTINZIONE DEGLI INCENDI
Equipaggiamento in caso d’incendio: Elmetto protettivo con visiera, indumenti ignifughi (giacca e pantaloni ignifughi con fasce intorno a braccia, gambe e vita), guanti da intervento (antincendio, antitaglio e dielettrici), autorespiratore (autoprotettore).

6. MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
6.1. PRECAUZIONI PERSONALI, DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E PROCEDURE IN CASO DI EMERGENZA
Se le condizioni di sicurezza lo consentono, arrestare o contenere la perdita alla fonte.. Evitare il contatto diretto con il materiale rilasciato. Rimanere sopravvento. In caso disversamenti di grande entità, avvertire i residenti delle zone sottovento. Allontanare il personale non coinvolto dall'area dello sversamento. Avvertire le squadre di emergenza. Salvo in caso di versamenti di piccola entità , la fattibilità degli interventi deve sempre essere valutata e approvata, se possibile, da personale qualificato e competente incaricato di gestire l'emergenza. Eliminare tutte le fonti di accensione se le condizioni di sicurezza lo consentono (es.: elettricità, scintille, fuochi, fiaccole) . Utilizzare esclusivamente attrezzi antiscintilla. Se richiesto, comunicare l'evento alle autorità preposte conformemente alla legislazione applicabile. Sversamenti di piccola entità: i tradizionali indumenti di lavoro antistatici sono generalmente appropriati. Sversamenti di grande entità: indumento di protezione totale resistente agli agenti chimici e realizzato in materiale antistatico. Se necessario, resistente al calore e isolato termicamente.
Guanti da lavoro che forniscano adeguata resistenza agli agenti chimici, in particolare agli idrocarburi aromatici. Se il contatto con la sostanza calda è possibile o prevedibile, i guanti devono essere resistenti al calore e termicamente isolati. I guanti realizzati in PVA (polivinilalcool) non sono resistenti all'acqua e non sono adatti per uso di emergenza. Elmetto di protezione. Scarpe o stivali di sicurezza antistatici e antisdrucciolo resistenti agli agenti chimici. Occhiali di protezione o dispositivi di protezione per il viso se schizzi o contatto con gli occhi sono possibili o prevedibili. Protezione respiratoria: una semimaschera o una maschera intera dotata di filtro(i) per vapori organici o un respiratore autonomo possono essere utilizzati secondo
l'entità dello sversamento e del livello prevedibile di esposizione. Nel caso in cui la situazione non possa essere completamente valutata o se c'è il rischio di carenza di ossigeno, utilizzare esclusivamente un respiratore autonomo.

6.2. PRECAUZIONI AMBIENTALI
Circoscrivere e raccogliere eventuali fuoriuscite con materiale assorbente non combustibile, come sabbia, terra, vermiculite, diatomite e provvedere allo smaltimento della sostanza in un contenitore in conformità alla normativa vigente. Non disperdere la sostanza nel sistema fognario e nei corsi d'acqua.

6.3. METODI E MATERIALI PER IL CONTENIMENTO E PER LA BONIFICA
Spandimenti sul suolo: se necessario, arginare la sostanza con terra asciutta, sabbia o altro materiale non infiammabile. Gli sversamenti di grande entità possono essere ricoperti con cautela di schiuma, se disponibile, al fine di prevenire i rischi di incendio. Non usare getti diretti. All'interno di edifici o spazi confinati, garantire una ventilazione appropriata. Assorbire la sostanza versato con materiali non infiammabili. Raccogliere la sostanza versato con mezzi adeguati. Trasferire la sostanza e gli
altri materiali contaminati raccolti in adeguati serbatoi o contenitori per il riciclo o lo smaltimento in sicurezza. In caso di contaminazione del terreno, rimuovere il suolo contaminato e trattare conformemente alla legislazione locale. Spandimenti in acqua: in caso di piccoli sversamenti in acque chiuse (es.: nei porti) contenere la sostanza utilizzando barriere galleggianti o altri dispositivi. Raccogliere la sostanza versato con specifici materiali assorbenti galleggianti. Se possibile, contenere gli sversamenti maggiori in acqua utilizzando barriere galleggianti o altri mezzi meccanici. Se ciò non fosse possibile, controllare il
livello di diffusione del prodotto versato e raccogliere il materiale utilizzando uno skimmer o altro mezzo meccanico. L'utilizzo di agenti disperdenti deve essere proposto da un esperto e, se richiesto, autorizzato dalle autorità locali competenti. Raccogliere la sostanza recuperato e gli altri materiali in adeguati serbatoi o contenitori, per il riciclo o lo smaltimento in sicurezza. Le misure raccomandate si basano sugli scenari più probabili di sversamento per questo prodotto. Le condizioni locali (vento, temperatura dell'aria, direzione e velocità delle onde e delle correnti) possono, tuttavia, influire significativamente sulla scelta dell'azione da compiere. Consultare, pertanto, esperti locali se necessario. La legislazione locale può stabilire o limitare le azioni da compiere.

6.4. RIFERIMENTO AD ALTRE SEZIONI
Consultare sezioni 7, 8 e 13

7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1. PRECAUZIONI PER LA MANIPOLAZIONE SICURA
Rischio di miscela esplosiva di vapori e aria. Assicurarsi che tutte le disposizioni in materia di atmosfere esplosive e strutture di gestione e stoccaggio dei prodotti infiammabili siano correttamente rispettate. Adottare misure precauzionali contro l'elettricità statica. Tenere lontano da fonti di calore, scintille, fiamme libere e superfici calde. Non fumare. Nell’eventualità di un degrado del prodotto per effetto di contaminazione batterica (v. 2.3), effettuare una valutazione specifica dei rischi da inalazione derivanti dalla presenza di H2S negli spazi confinati. Utilizzare e conservare esclusivamente all'esterno o in un luogo ben ventilato . Utilizzare appropriati dispositivi di protezione individuale, se necessario. Non utilizzare aria compressa durante le operazioni di riempimento, scarico o manipolazione. Il vapore è più pesante dell'aria: prestare particolare attenzione all'accumulo nei pozzi e negli spazi confinati. Evitare il contatto con pelle e occhi. Non ingerire. Evitare di respirare vapori. Non rilasciare nell'ambiente. Assicurarsi che siano adottate adeguate misure di pulizia (housekeeping) . Il materiale contaminato non deve accumularsi nei luoghi di lavoro e non deve mai essere conservato in tasca. Tenere lontano da cibi e bevande. Non mangiare, bere o fumare durante l'utilizzo del prodotto. Lavare accuratamente le mani dopo la manipolazione. Non riutilizzare
gli indumenti contaminati.

7.2. CONDIZIONI PER L’IMMAGAZZINAMENTO SICURO, COMPRESE EVENTUALI INCOMPATIBILITÀ
Stoccaggio: La struttura dell'area di stoccaggio, le caratteristiche dei serbatoi, le apparecchiature e le procedure operative devono essere conformi alla legislazione pertinente in ambito europeo, nazionale o locale . Gli impianti di stoccaggio devono essere dotati di appositi sistemi per prevenire la contaminazione del suolo e delle acque in caso di perdite o sversamenti. Le attività di pulizia, ispezione e manutenzione della struttura interna dei serbatoi di stoccaggio devono essere effettuate da personale qualificato e correttamente attrezzato, così come stabilito dalla legislazione nazionale, locale, o regolamenti aziendali. Prima di accedere ai serbatoi di stoccaggio e avviare qualsiasi tipo di intervento in uno spazio confinato, effettuare
un’adeguata bonifica, controllare l'atmosfera e verificare il contenuto di ossigeno e, la presenza di solfuro di idrogeno (H2S) (nell’eventualità di un degrado del prodotto per effetto di contaminazione batterica, v. 2.3), e il grado di infiammabilità. Conservare separato dagli agenti ossidanti. Materiale per imballaggio/trasporto: Acciaio dolce o acciaio inossidabile per contenitori e rivestimenti. Alcuni materiali sintetici possono non essere adatti ai contenitori o ai rivestimenti sulla base delle caratteristiche del materiale e degli usi previsti. Verificare la compatibilità presso il produttore in relazioni alle condizioni di utilizzo. Se il prodotto è fornito in contenitori, conservare esclusivamente nel contenitori originale o in un contenitori adatto al tipo di prodotto. Conservare i contenitori accuratamente chiusi e correttamente etichettati. I contenitori vuoti possono contenere residui infiammabili di prodotto, ciò può causare pericolo di incendi o esplosioni. Aprire lentamente per tenere sotto controllo eventuali rilasci di pressione. Non saldare, brasare, perforare, tagliare o incenerire i contenitori vuoti a meno che essi non siano stati adeguatamente bonificati.
7.3. USI FINALI PARTICOLARI
Nessun uso finale particolare previsto.

8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1. PARAMETRI DI CONTROLLO
Acqua Ragia Minerale
DNEL popolazione generale Cronico, effetti sistemici
Orale 19 mg/kg/24h – Pelle 26 mg/kg/g – Inalazione 71 mg/m3
Metanolo
(TLV/TWA) ACGIH: 262 mg/m3 - 200 ppm (8h)
(TLV/STEL) ACGIH: 328 mg/m3 (15’)
Metile Acetato
(TLV/TWA) ACGIH: 310 mg/m3 - 100 ppm (8h)
(TLV/STEL) ACGIH: 1240 mg/m3 - 400 ppm (15’)

8.2. PARAMETRI DI CONTROLLO
Misure di ordine tecnico: Provvedere ad un’adeguata aerazione dei locali e un buon sistema di
ricambio dell’aria. Prima di accedere ai serbatoi di stoccaggio e avviare qualsiasi tipo di intervento in uno spazio confinato, eseguire un’adeguata bonifica, controllare l'atmosfera e verificare il contenuto di ossigeno, la presenza di solfuro di idrogeno (H2S) (nell’eventualità di un degrado del prodotto per effetto di contaminazione batterica, v. 2.3), e il grado di infiammabilità. Se questo non è attuabile usare i mezzi di protezione individuali.
Protezione delle mani: Fare uso di guanti di protezione in gomma nitrile o alcool polivinico: per una
corretta scelta dei guanti protettivi, con particolare attenzione alla resistenza chimica ed al tempo di penetrazione, rivolgersi ai fornitori di guanti resistenti ai composti chimici. Applicare la Direttiva 89/89/CEE e gli standard (EN 374) che ne derivano. Le creme protettive grasse possono proteggere le aree esposte della cute, ma non applicarle dopo l'esposizione.
Protezione degli occhi: In assenza di sistemi di contenimento e in caso di rischio di contatto con occhi/volto, indossare una protezione per la testa e per il viso (visiera e/o occhiali di protezione (EN 166).
Protezione respiratoria: In assenza di sistemi di contenimento: Utilizzare dispositivi approvati di protezione delle vie respiratorie: maschere intere dotate di cartuccia filtro di tipo AX (marrone per vapori organici con basso punto di ebollizione). Per le caratteristiche, fare riferimento al DM 2/5/2001. In ambienti confinati: Utilizzare dispositivi approvati di protezione delle vie respiratorie: maschere intere dotate di cartuccia filtro di tipo AX (marrone per vapori organici con basso punto di ebollizione). Se non è possibile determinare o stimare con buona certezza i livelli di esposizione o se è possibile che si verifichi una carenza d'ossigeno, utilizzare esclusivamente un respiratore autonomo (EN 529). Per le caratteristiche, fare riferimento al DM
2/5/2001.
Protezione della pelle: In assenza di sistemi di contenimento e in caso di possibilità di contatto con
la pelle, usare guanti con polsini alti resistenti agli idrocarburi, felpati internamente. Se necessario, resistente al calore e isolato termicamente.
Materiali presumibilmente adeguati: Nitrile, PVC o PVA (polivinilalcol) con indice di protezione da agenti chimici almeno pari a 5 (tempo di permeazione > 240 minuti). Usare i guanti nel rispetto delle condizioni e dei limiti fissati dal produttore. Nel caso, fare riferimento alla norma UNI EN 374. I guanti devono essere sottoposti a periodica ispezione e sostituiti in caso di usura, perforazione o contaminazione.
Regole di Igiene: Non mangiare e/o bere sul luogo di lavoro.

9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1. INFORMAZIONI IMPORTANTI RELATIVE ALLA SALUTE, ALLA SICUREZZA E ALL'AMBIENTE
Aspetto liquido limpido
Colore incolore
Odore caratteristico di acqua ragia minerale
Soglia olfattiva dato non disponibile
pH dato non applicabile
Punto di fusione/congelamento dato non disponibile
Punto/intervallo di ebollizione dato non disponibile
Punto di infiammabilità < 21°C
Tasso di evaporazione dato non disponibile
Infiammabilità (solidi, gas) dato non pertinente
Limiti superiore/inferiore di infiammabilità o di esplosività dato non disponibile
Tensione di vapore dato non disponibile
Densità di vapore dato non determinato
Densità relativa 0,75 – 0,80 g/cm3 a 15°C (ASTM D-4052 e EN ISO 12185)
Solubilità sostanza in solventi organici.
Idrosolubilità sostanza non solubile in acqua
Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua dato non disponibile
Temperatura di autoaccensione > 220°C (ASTM E659)
Temperatura di decomposizione dato non disponibile
Viscosità dato non disponibile
Proprietà esplosive sostanza non esplosiva
Proprietà ossidanti sostanza non ossidante/comburente
VOC (Direttiva 1999/13/CE) 100.00 %
Contenuto Benzene < 0.1 % p/p

10. STABILITÀ E REATTIVITÀ
10.1. REATTIVITÀ
La sostanza non presenta ulteriori pericoli legati alla reattività rispetto a quelli riportati nei sottotitoli successivi.
10.2. STABILITÀ
Questa miscela è stabile in relazione alle sue proprietà intrinseche (consultare sezione 7.).
10.3. POSSIBILITÀ DI REAZIONI PERICOLOSE
Il contatto con forti ossidanti (quali perossidi e cromati) può causare un pericolo di incendio. Una miscela con nitrati o altri ossidanti forti (quali clorati, perclorati e ossigeno liquido) può generare una massa esplosiva. La sensibilità al calore, alla frizione e allo shock non possono essere valutate in anticipo.
10.4. CONDIZIONI DA EVITARE
Conservare separato dagli agenti ossidanti. Tenere lontano da fonti di calore, scintille, fiamme libere, superfici calde. Non
fumare. Evitare la formazione di cariche elettrostatiche. (consultare sezione 9.).
Consultare sezioni 10.1. e 10.3. .
10.5. SOSTANZE DA EVITARE
Materiali infiammabili, Agenti Ossidanti. Si ha una miscela esplosiva sotto forma di vapore quando esposto a fiamme o calore.
Reazione esplosiva con metossido di cloroformio + sodio, zinco dietile. una violenta reazione con sali di alluminio alchile,
acetilbromuro, NaOH + CHCl3, CrO3, Pb(ClO4)2, HClO4, P2O3, KOH + CHCl3, acido nitrico.
10.6. PRODOTTI PERICOLOSI DI DECOMPOSIZIONE
Fumi clorurati, Anidride Carbonica e Monossido di Carbonio.

11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1. INFORMAZIONI SUGLI EFFETTI TOSSICOLOGICI
Sostanza: Acqua Ragia Minerale
Effetti: Sostanza nociva per ingestione. Contatti con la pelle potrebbero causare
reazioni secchezza e screpolature per sensibilizzazione.
Il contatto ripetuto e prolungato può causare arrossamenti della pelle, irritazioni e dermatiti da contatto per effetto sgrassante e può causare arrossamenti e irritazioni degli occhi. L'ingestione accidentale di piccole
quantità può causare nausea, malessere e disturbi gastrici. Date le caratteristiche organolettiche del prodotto, l'ingestione di grandi quantità è comunque da considerare improbabile. L'esposizione ad alte concentrazioni di vapori, particolarmente in ambienti chiusi o non adeguatamente ventilati, può provocare irritazione alle vie respiratorie, nausea, malessere e stordimento. Per tutti i prodotti petroliferi con viscosità minore di 7mm2/s a 40°C, un rischio specifico è legato all'aspirazione del liquido nei polmoni, che si può verificare direttamente in seguito all'ingestione, oppure successivamente in caso di vomito, spontaneo o provocato.
Vie di penetrazione: Orale, Contatto con la pelle e Inalazione.
Orale LD50: Ratto: > 15000 mg/kg
Pelle LD50: Ratto: > 4 ml/kg
Inalazione LC50: Ratto: > 8.2 mg/l/4h
Corrosione/Irritazione cutanea Coniglio - OECD Guideline 404: Non irritante
Punteggio medio Eritema: 1.22 di max. 2 (completamente reversibile tranne 2 casi)
Indice Edema: 1 di max. 1(completamente reversibile)
Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi Coniglio - OECD Guideline 405: Non irritante
Punteggio medio cornea: 0 di max 0
Punteggio medio iride: 0 di max 0
Punteggio medio congiuntiva: 0.3 di max. 1
Sensibilizzazione respiratoria o cutanea Sulla base dei risultati dei test relativi alla sensibilizzazione cutanea, si presume che la sostanza non presenti effetti di questo tipo. I risultati ottenuti dagli studi su questa sostanza indicano l'assenza di potenziale di sensibilizzazione cutanea, non è pertanto necessaria nessuna classificazione della sostanza.
Mutagenesi: Test di Ames in vitro: negativo
Teratogenesi: Ratto Inalazione
Dosi: 525, 1575 mg/m3 Esposizione: 6 h/g
NOAEC (tossicità per lo sviluppo): ≥ 1575 mg/m3 (300 ppm)
Effetti teratogeni: no
Cancerogenesi: Ratto (M/F) Gavage
Dosi: 0, 300, 600, 1000 mg/kg 90 + 90 gg
NOAEL. 300 mg/kg/g
Effetti neoplastici/cancerogeni: no
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)
esposizione singola: Questa sostanza è classificata STOT SE3 3 H336 (Può provocare sonnolenza o
vertigini).
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)
esposizione ripetuta: Sono disponibili alcuni studi su sostanze simili (solventi idrocarburici di vario
tipo). Ai dosaggi più alti sono stati riscontrati leggera diminuzione di peso e danni renali. Questi ultimi sono comunque specifici della specie di animali di prova (ratto) e non riscontrabili negli esseri umani. Pertanto la sostanza non è classificata pericoloso per tale end-point ai sensi delle normative sulle sostanze pericolose.
Ratto (M/F) Gavage
Sub cronico: 30 giorni Dosi: 116-347-1056 mg/kg/g
NOAEL: 1056 mg/kg/g (F)
Pericolo in caso di aspirazione Poiché questa sostanza ha una viscosità < 20,5 mm2/s a 40°C è possibile che si verifichi l’aspirazione del prodotto nei polmoni, pertanto è classificata Xn R65 (Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione) e Asp. Tox. 1 H304 (Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie).
Sostanza: Metanolo
Effetti: Sostanza tossica con pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, per contatto con la pelle e ingestione. Il metanolo viene prontamente assorbito per inalazione, ingestione e contatto dermico, e le partizioni rapidamente e allo stesso modo in tutto l'organismo in relazione al contenuto di acqua di organi e tessuti, indipendentemente dalla sua via di esposizione. Una piccola quantità è escreta immodificata dai polmoni e reni.
Vie di penetrazione: Orale, Contatto con la pelle e Inalazione.
Orale LD50: Topo: 870 mg/kg
Pelle LD50: Ratto: 20000 mg/kg
Inalazione LD50: Ratto: 87.5 mg/l - 64000 ppm (4h)
Corrosione/Irritazione cutanea La sostanza non dato irritazione della pelle in uno studio in cui è stata somministrata in condizioni occluse come concentrazione al 100 per cento.
Informazioni di un altro studio hanno mostrato una moderata irritazione con 500 mg. Un saggio di massimizzazione Porcellino d'India non ha dato prova di sensibilizzazione da contatto dopo dosi di induzione e la sfida del 50 per cento.
Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi Gli studi disponibili dimostrano che il metanolo è un irritante per gli occhi leggermente con dosi da 0,05 a 0,1 ml. Alcuni reversibilità degli effetti è stato osservato.
Sensibilizzazione respiratoria o cutanea Alta concentrazione di vapori di metanolo può essere irritante per le mucose.
Mutagenesi: I numerosi test in vitro (tra cui sette saggi di Ames, quattro micronucleo/analisi citogenetica, un mammifero test di mutazione genetica, un gene saggio lievito mutazione, una prova di linfoma di topo, tre saggi di trasformazione cellulare, e un danno al DNA e test di riparazione) sono stati condotti su metanolo. La maggior parte di questi test sono negativi, con l'eccezione di risultati positivi nel test sul linfoma del topo e un saggio di ricombinazione mitotica in Aspergillus.
Teratogenesi: Il metanolo è associato a difetti alla nascita in ratti dopo esposizione orale e inalatoria.
Cancerogenesi: Il metanolo è stato testato in due studi a lungo termine del corpo intero inalazione (24 mesi nel ratto e di 18 mesi nei topi per 20 e 19 ore al giorno, rispettivamente). Non c'è stata evidenza di un potenziale cancerogeno nel ratto e nel topo esposti a concentrazioni fino a 1,3 mg/l.
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione singola: In uno studio esposizione cronica in scimmie, alcuni risultati istologici sono stati osservati nella zona cerebrale dopo esposizione prolungata e quasi continua a dosi fino a 1,3 mg / L, anche se gli effetti erano generalmente di natura lieve. Vari effetti aggiuntivi, tra cui la dose effetti correlati fegato, sono stati osservati in questo studio. Effetti in altri organi e sistemi sono stati osservati.
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione ripetuta: In uno studio esposizione cronica in scimmie, alcuni risultati istologici sono stati osservati nella zona cerebrale dopo esposizione prolungata e quasi continua a dosi fino a 1,3 mg / L, anche se gli effetti erano generalmente di natura lieve. Vari effetti aggiuntivi, tra cui la dose effetti correlati fegato, sono stati osservati in questo studio. Effetti in altri organi e sistemi sono stati osservati.
Pericolo in caso di aspirazione E’ possibile che si verifichi l’aspirazione del prodotto nei polmoni, poichè è
classificata T R23/24/25 (Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione) e Acute Tox. 3 H331 (Tossico se inalato).
Sostanza: Metile Acetato
Effetti: Sostanza nociva per inalazione e ingestione.
L'acetato di metile è assorbito attraverso i polmoni negli animali e nell'uomo dove l'assorbimento per via orale è dimostrata. Dopo di assorbimento della sostanza subisce idrolisi a metanolo e acido acetico. L'inalazione dei vapori in aggiunta causato irritazione degli occhi e delle vie respiratorie superiori.
L'inalazione accidentale dei vapori causa forti mal di testa e sonnolenza considerevole. Provoca irritazione della pelle negli esseri umani ma reversibile entro 7 giorni. L'esposizione ai vapori di acetato di metile provoca irritazione agli occhi e le vie respiratorie degli esseri umani.
Vie di penetrazione: Orale, Contatto con la pelle e Inalazione.
Orale LD50: Ratto: 6482 mg/kg
Pelle LD50: Ratto: > 2000 mg/kg
Inalazione LC50: Ratto: 49 mg/l (4h)
Corrosione/Irritazione cutanea La sostanza provoca solo una debole irritazione della pelle degli esseri umani e dei conigli. Tenuto conto della lunga esperienza con l'esposizione umana, non si dovrebbe esporre la pelle sensibilizzazione proprietà.
Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi La sostanza provoca una forte irritazione degli occhi, ma comunque reversibile entro 7 giorni.
Sensibilizzazione respiratoria o cutanea I risultati ottenuti da studi indicano l'assenza di potenziale di sensibilizzazione cutanea, non è pertanto necessaria nessuna classificazione della sostanza.
Mutagenesi: Il metile acetato ha mostrato risultati negativi in un test di mutazione batterica e un test di midollo osseo del ratto micronucleo. Inoltre, i prodotti di idrolisi del metanolo (vedi sopra) e acido acetico non rivelano elementi di prova per un potenziale mutageno.
Teratogenesi: Non sono disponibili dati sulla tossicità riproduttiva di metile acetato stessa.
Tuttavia, a causa della rapida idrolisi, i pericoli in relazione alla riproduzione possono essere valutati sulle proprietà tossicologiche dei metaboliti. Non vi sono indicazioni di un potenziale pericolo teratogeno/fetotossico dell’acido acetico mentre si sono trovati gli effetti teratogeni per il metanolo (vedi
sopra).
Cancerogenesi: Non ci sono dati noti che danno preoccupazioni rilevanti cancerogene a seguito di esposizione di metile acetato, anche se in studi sul metanolo su ratti e topi è stato visto un aumento dell'incidenza di adenoma polmonare/adenomatosi nella popolazione maschile di ratti per somministrazioni ad alto dosaggio.
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)
esposizione singola: Dati non disponibili.
Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)
Esposizione ripetuta: Dati non disponibili.
Pericolo in caso di aspirazione Dati non disponibili.

12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
Sostanza: Acqua Ragia Minerale
12.1. TOSSICITÀ
Invertebrati - Breve termine Daphnia magna
LE50 (48 h): 100-200 mg/l (mobilità)
LE50 (24 h): 460-1000 mg/l (mobilità)
Invertebrati - Lungo termine Daphnia magna
NOEC (21 giorni): 0,097 mg/l (riproduzione)
NOEC (21 giorni): 0,372 mg/l (immobilizzazione)
Alghe Pseudokirchnerella subcapitata
EC50 (72 h ): 0,94 mg/l (Crescita)
EC50 (72 h ): 0,53 mg/l (biomassa)
NOEL (24 h – 48 h): 1 mg/l (Numero delle cellule)
LOEL (72 h): 1 mg/l (Numero delle cellule)
Pesci - Breve termine Oncorhynchus mykiss
LL50 (24 h): 30-100 mg/l LL50 (48 h): 10-30 mg/l
LL50 (72): 10-30 mg/l
12.2. PERSISTENZA E BIODEGRADABILITÀ
Degradabilità abiotica Idrolisi: questa sostanza è resistente all'idrolisi Pertanto, questo
processo non contribuirà a una perdita misurabile di degradazione
della sostanza nell'ambiente.
Degradabilità biotica Sulla base degli studi disponibili e delle proprietà degli idrocarburi
C9-C16, questa sostanza è considerata inerentemente
biodegradabile.
12.3. POTENZIALE BIOACCUMULABILE
I test standard per questo endpoint non sono applicabili alle sostanze UVCB.
12.4. MOBILITÀ
Assorbimento Koc: i test standard per questo endpoint non sono applicabili alle sostanze UVCB.
12.5. RISULTATO DELLA VALUTAZIONE PBT E VPVB
Sostanza non PBT/vPvB.
12.6. ALTRI EFFETTI AVVERSI
La dispersione nell'ambiente può comportare la contaminazione delle matrici ambientali (aria, suolo, sottosuolo, acque
superficiali e sotterranee). Utilizzare secondo la buona pratica lavorativa, evitando di disperdere il prodotto
nell'ambiente.
Sostanza: Metanolo
12.1. TOSSICITÀ
LC50 – pesce (Lepomis macrochirus) 19230 mg/l (24h)
LC50 – crostaceo (Daphnia magna) > 10000 mg/l (24h)
12.2. PERSISTENZA E BIODEGRADABILITÀ
Degradazione abiotica: Aria: t1/2 = 71 - 713 ore - Acqua: t1/2 = 24 – 168 ore - Suolo: t1/2 = 24 – 168 ore
Il metanolo reagisce con il biossido di azoto in atmosfera inquinata produrre nitrito di metile. Secondo la definizione previsto nel Federal Register (1992), il metanolo è COV e può contribuire alla formazione di smog fotochimico in presenza di altri COV.
Fotodegradazione: Aria t1/2 = 71 - 713 ore - Acqua t1/2 = 46.6 giorni - 5.1 anni
Biodegradazione: Il metanolo è facilmente biodegradabile in base ai risultati di test standard che
mostrano 76-82% e il 95% di rimozione nei test standard dopo 5 e 20 giorni,
rispettivamente. Diverse specie di Methylobacterium e Methylomonas isolati da
suoli sono in grado di utilizzare il metanolo come unica fonte di carbonio
12.3. POTENZIALE BIOACCUMULABILE
Il bioaccumulo di metanolo in organismi acquatici dovrebbero essere significativo in base a un calcolo del Fattore di Bioconcentrazione pari a 0.2. log Koc = 9. BCF: 0.2.
12.4. MOBILITÀ
Il metanolo è miscibile in acqua e una basso log Koc (9) indica che è altamente è mobile nel suolo. Il metanolo può essere rimosso dal atmosfera in acqua piovana.
12.5. RISULTATO DELLA VALUTAZIONE PBT E VPVB
Sostanza non PBT/vPvB.
12.6. ALTRI EFFETTI AVVERSI
La dispersione nell'ambiente può comportare la contaminazione delle matrici ambientali (aria, suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee).
Utilizzare secondo la buona pratica lavorativa, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente.

13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1. METODI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI
Applicare le normative locali, nazionali e comunitarie. Non smaltire la sostanza nelle acque reflue. Gli imballi vuoti e puliti possono essere riutilizzati, previa loro pulizia con acqua, riciclati od eliminati in conformità alle vigenti normative oppure inviare gli imballi ad un impianto di incenerimento autorizzato per i rifiuti industriali.

14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
MISCELA PERICOLOSA PER LA NORMATIVA SUL TRASPORTO MERCI PERCOLOSE ADR - RID – ADN - IMO/IMDG - IATA/ICAO.
14.1. NUMERO ONU
UN 1300
14.2. NOME DI SPEDIZIONE DELL’ONU
SUCCEDANEO DELL’ESSENZA DI TREMENTINA (ita)
14.3. CLASSE DI PERICOLO CONNESSO AL TRASPORTO
Classe: 3
Etichetta: n. 3 oppure
14.4. GRUPPO DI IMBALLAGGIO
III
14.5. PERICOLI PER L’AMBIENTE
Sostanza pericolosa per l’ambiente.
14.6. PRECAUZIONI SPECIALI PER GLI UTILIZZATORI
Il trasporto deve essere effettuato da veicoli autorizzati al trasporto di merce pericolosa secondo le prescrizioni dell'edizione vigente dell'Accordo ADR e le disposizioni nazionali applicabili. Il trasporto deve essere effettuato negli imballaggi originali e, comunque, in imballaggi che siano costituiti da materiali inattaccabili dal contenuto e non suscettibili di generare con questo reazioni pericolose. Gli addetti al carico e allo scarico della merce pericolosa devono aver ricevuto un'appropriata formazione sui rischi presentati dal preparato e sulle eventuali procedure da adottare nel caso si verifichino situazioni di emergenza.
Evitare il contatto diretto del prodotto con la pelle. Identificare potenziali aree di contatto indiretto con la pelle. Indossare guanti di protezione (testati secondo lo standard EN374) se esiste la probabilità che la sostanza entri in contatto con le mani.
Eliminare le contaminazioni/fuoriuscite non appena esse si verifichino. Rimuovere immediatamente qualsiasi contaminazione con la pelle. Fornire una formazione di base al personale mirata alla prevenzione/limitazione delle esposizioni. (E3).
14.7. TRASPORTO DI RINFUSE SECONDO L’ALLEGATO II DI MARIPOL 73/78 E IL CODICE IBC
Non è previsto il trasporto di rinfuse.
14.8. INFORMAZIONI VARIE
Trasporto Merci Pericolose ADR: Codice di Classificazione: F1 - Codice di Restrizione Galleria D/E
Trasporto Merci Pericolose RID: Codice di Classificazione: F1
Trasporto Merci Pericolose IMDG/IMO: Marine pollutant: no - EmS: F-E, S-E
Trasporto Merci Pericolose IATA/ICAO: ERG code: 3L

15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
15.1. NORME E LEGISLAZIONE SU SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE SPECIFICHE PER LA SOSTANZA O LA MISCELA
· Direttiva CE 45/1999 (DPD) e successivi aggiornamenti e modificazioni insieme al recepimento italiano;
· Direttiva CEE 548/1967 (DSD) e successivi aggiornamenti e modificazioni insieme al recepimento italiano;
· Regolamento CE 1272/2008 (CLP) e successivi aggiornamenti e modificazioni;
· Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e successivi aggiornamenti e modificazioni;
Regolamento CE 453/2010.
· Pre-registro REACH: Sostanza inclusa nell’elenco delle sostanze pre-registrate, pubblicato dall'Agenzia europea per le sostanze chimiche' (ECHA), in accordo con l'Articolo 28 del Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e successivi aggiornamenti e modificazioni.
Ulteriori informazioni: http://apps.echa.europa.eu/preregistered/pre-registered-sub.aspx
· Sostanze SVHC soggette ad Autorizzazione, incluse nell'Allegato XIV del Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e successivi aggiornamenti e modificazioni: Nessuna.
· Sostanze SVHC candidate da inserire nell'Allegato XIV del Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e successivi aggiornamenti
e modificazioni: Nessuna.
15.2. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA CHIMICA
Acqua Ragia Minerale: Il fornitore ha effettuato e fornito una valutazione della sicurezza chimica.
Miscela Acetato Metile/Metanolo: Il fornitore non ha effettuato e fornito una valutazione della sicurezza chimica.

16. ALTRE INFORMAZIONI
Descrizione delle Frasi di Rischio esposte alla sezione 2.
R11 facilmente infiammabile
R51/53 tossico per gli organismi acquatici; può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico
R65 nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione
R66 l'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle
R68/20/21/22 nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione
· Descrizione dei Consigli di Prudenza esposti alla sezione 2.
S2 conservare fuori dalla portata dei bambini
S16 conservare lontano da fiamme e scintille Non fumare
S36/37/39 usare indumenti protettivi, guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia
S29 non gettare i residui nelle fognature
S43 in caso di incendio usare terra, sabbia, polvere chimica o schiuma
S46 in caso di ingestione, consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta
S51 usare soltanto in luogo ben ventilato
S61 non disperdere nell'ambiente. riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza
· Descrizione delle Frasi di Rischio esposte alla sezione 3.
R10 infiammabile
R11 facilmente infiammabile
R20/21/22 nocivo per inalazione, ingestione e contatto con la pelle
R39/23/24/25 tossico:pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione
R51/53 tossico per gli organismi acquatici; può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico
R65 nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione
R66 l'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle
R68/20/21/22 nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione
· Descrizione delle Frasi di Pericolo esposte alla sezione 3.
EUH066 l'esposizione ripetuta può causare secchezza e screpolature della pelle
H225 liquido e vapori facilmente infiammabili
H226 liquido e vapori infiammabili
H301 tossico se ingerito
H302 nocivo per contatto con la pelle
H304 può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie
H311 tossico per contatto con la pelle
H312 nocivo per contatto con la pelle
H331 tossico se inalato
H332 nocivo se inalato
H336 può provocare sonnolenza o vertigini
H370 provoca danni agli organi
H411 tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
Normativa e Fonti di Riferimento
· Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e successivi aggiornamenti e modificazioni;
· Regolamento CE 1272/2008 (CLP) e successivi aggiornamenti e modificazioni;
· Regolamento CE 453/2010.
· Direttiva 1999/45/CE e successivi aggiornamenti e modificazioni.
· Direttiva 67/548/CEE e successivi aggiornamenti e modificazioni - 29° ATP.
· Agreement concerning the international carriage of Dangerous goods by Road (ADR).
· Règlement concernent le Transport International Ferroviaire des Marchandises Dangereuses (RID).
· International Carriage of Dangerous Goods by Inland Waterways (ADN).
· International Maritime Dangerous Goods Code (IMDG Code).
· International Air Transport Association (IATA).
· IUCLID Chemical Data Sodio Idrossido (ESIS/CE).
· NIOSH Occupational Health Guidelines for Chemical Hazards
· TOXNET - Databases on toxicology, hazardous chemicals, environmental health, and toxic releases

Normativa e Fonti di Riferimento
· Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e successivi aggiornamenti e modificazioni;
· Regolamento CE 1272/2008 (CLP) e successivi aggiornamenti e modificazioni;
· Regolamento CE 453/2010.
· Direttiva 1999/45/CE e successivi aggiornamenti e modificazioni.
· Direttiva 67/548/CEE e successivi aggiornamenti e modificazioni - 29° ATP.
· Agreement concerning the international carriage of Dangerous goods by Road (ADR).
· Règlement concernent le Transport International Ferroviaire des Marchandises Dangereuses (RID).
· International Carriage of Dangerous Goods by Inland Waterways (ADN).
· International Maritime Dangerous Goods Code (IMDG Code).
· International Air Transport Association (IATA).
· IUCLID Chemical Data Sodio Idrossido (ESIS/CE).
· NIOSH Occupational Health Guidelines for Chemical Hazards
· TOXNET - Databases on toxicology, hazardous chemicals, environmental health, and toxic releases
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