MICROFIBRE NATURALI Revisione 1/14 - aggiornamento giugno 2014
 

1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa
1.1. Identificatore del prodotto
Denominazione MICROFIBRE NATURALI
1.2. Pertinenti usi identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati
Descrizione/Utilizzo: prodotto per la nautica e uso professionale - carica/riempitivo
1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
Ragione Sociale CECCHI GUSTAVO & C. SRL.
Indirizzo Via M.Coppino, 253
Località e Stato 55049 VIAREGGIO(LU) ITALY
TEL. +39 0584 383694
FAX +39 0584 395182
e-mail della persona competente, responsabile della scheda dati di sicurezza: info@cecchi.it
Resp. dell'immissione sul mercato: CECCHI GUSTAVO & C. srl
1.4. Numero telefonico di emergenza
Per informazioni urgenti rivolgersi a: 0584/383694 orari ufficio 8.30-12.30, 14.00-18.30 da Lunedì a Venerdì

2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1 Effetti avversi:
Una sovraesposizione ripetuta e prolungata a quantitativi importanti di polvere,
eccedente i limiti d'esposizione professionali, può essere causa di pneumoconiosi.
Il rispetto dei limiti d'esposizione professionale in vigore in ogni paese,
prevenendo il sovraccarico polmonare, assicura una protezione efficace ed è
perciò consigliabile.
Applicare la legislazione vigente su sicurezza ed igiene del lavoro. Il preparato non è
stato testato come unica sostanza. Le informazioni fornite sulla salute sono basate sulle
sostanze individuali costituenti il preparato secondo la normativa CE.

2.2 Classificazione CE:
ETICHETTATURA: //
FRASI DI RISCHIO: //
Sostanze pericolose ai sensi della direttiva 67/548/CE e successivi adeguamenti o
per le quali esistono limiti comunitari di esposizione riconosciuti e vige l’obbligo di
dichiarazione: nessuna.
Il testo completo delle frasi -R- é riportato alla sezione 16.

3. COMPOSIZIONE INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
3.1 Descrizione chimica:
Cellulosa
3.2 Ingredienti pericolosi:
Sostanze che intervengono in una percentuale superiore al limite di esenzione e
presentano un pericolo per la salute e/o per l'ambiente, e/o con un valore limite
comunitario all'esposizione sul luogo di lavoro: NESSUNO
Il preparato contiene:
Sostanza Numero
CAS
Numero
EINECS
Classificazione Pecentuale in
peso
Cellulosa 9004-34-6 // 100%

Per maggiori informazioni vedere sezioni 8, 11, 12 e 16

 

4. INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO
Si raccomanda il rispetto delle regole di buona igiene industriale. In tutti i casi di
dubbio o qualora i sintomi di malessere persistono, ricorrere a cure mediche. Non
somministrare mai nulla per bocca, se l'infortunato è incosciente.
4.1 Per inalazione:
In caso elevata inalazione accidentale e di malessere, consultare un medico.
L’inalazione causa irritazione delle vie respiratorie.
Rimuovere l'infortunato dalla zona contaminata e trasportarlo all'aria aperta, tenendolo a
riposo in ambiente ben aerato: il trattamento dovrà essere adeguato ai sintomi (tosse,
difficoltà di respirazione, etc.). Se la respirazione è irregolare o si è fermata, ricorrere alla
respirazione artificiale. Nel caso di perdita di coscienza, mettere in posizione di riposo.
Mantenere l’infortunato coperto in attesa del medico.
4.2 Per contatto con la pelle:
Qualora apparisse irritazione e la stessa fosse persistente, consultare un medico.
Togliere comunque gli abiti contaminati e lavare le zone contaminate con abbondante
acqua fredda o temperata e sapone. Non usare solventi o aria compressa per la pulizia.
4.3 A contatto con gli occhi:
Un contatto diretto può comportare irritazione: in questo caso, lavare per
irrigazione gli occhi con abbondante acqua pura e fresca per almeno 15 minuti,
tenendo le palpebre ben aperte, fino al termine dell'irritazione. Consultare
comunque un medico.
Rimuovere le lenti a contatto prima dell’intervento se è possibile farlo agevolmente
4.4 Per ingestione:
L’ingestione può provocare nausea, vomito, diarrea.
Trattare adeguatamente gli eventuali sintomi. Ricorrere a visita medica, mostrando la
scheda di sicurezza. Se l’infortunato è cosciente, risciacquare abbondantemente il cavo
orale con acqua.
Non provocare il vomito, per rischio d'aspirazione. Mantenere l'infortunato a riposo.

5. MISURE ANTINCENDIO
5.1 Mezzi d'estinzione:
Polvere estinguente, CO2, schiuma, acqua nebulizzata anche in funzione dei
materiali coinvolti nell’incendio. Mezzi di estinzione da non usare: nessuno in
particolare.
5.2 Rischi specifici:
In generale, il fuoco può produrre fumi neri e densi e, come conseguenza della
combustione o della decomposizione termica, possono normalmente formarsi prodotti
pericolosi tra i quali diversi ossidi.
L'esposizione ai prodotti di combustione o decomposizione determinati da un incendio
può comportare danni alla salute.
5.3 Equipaggiamento di protezione antincendio:
In proporzione alle dimensioni dell'incendio, può essere necessario l'uso
d'indumenti protettivi per il calore, equipaggiamento respiratorio autonomo, guanti,
occhiali protettivi, maschere facciali e stivali.
5.4 Altre raccomandazioni:
Considerare la direzione del vento in caso di intervento e di pericolo. Evitare che i
prodotti utilizzati nella lotta contro l'incendio, defluiscano verso fognature, o corsi
d'acqua.
Vedere il punto 10

6. PROVVEDIMENTI IN CASO DI DISPERSIONE ACCIDENTALE
6.1 Precauzioni individuali:
Evitare il contatto diretto con il prodotto, indossando guanti ed indumenti protettivi. Evitare di respirare le polveri ed in particolare il contatto diretto con gli occhi.
Per il controllo dell'esposizione e dei mezzi protettivi individuali, vedere la sezione 8.
6.2 Precauzioni per la protezione dell'ambiente:
Evitare la contaminazione di fognature, acque superficiali o sotterranee, così come
del suolo. In caso di grandi spargimenti, o se il prodotto contamina laghi, fiumi o
sistemi fognari, informare l'autorità competente, in conformità alla legislazione
locale.
6.3 Metodi di pulizia:
In caso di dispersione sul luogo di lavoro, raccogliere il prodotto per il riutilizzo, se
possibile, o per lo smaltimento utilizzando mezzi meccanici (raccogliere con la
paletta e/o pulire con l'aspirapolvere). Riporre i residui in contenitori chiusi. Per la
successiva eliminazione dei residui, seguire le raccomandazioni della sezione 13.
Informazioni addizionali://
Informazioni riguardanti la manipolazione: vedere il punto 7

7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1 Precauzioni nella manipolazione:
Applicare la legislazione vigente su sicurezza ed igiene del lavoro. Evitare la
formazione di cariche elettrostatiche durante le operazioni di manipolazione e
travaso.
Raccomandazioni generali:
Evitare ogni tipo di perdita o fuga. Non lasciare i recipienti aperti e stoccarli in
luogo fresco ed asciutto.
Raccomandazioni per prevenire rischi d'incendio ed esplosione:
Il materiale non è infiammabile.
_ Punto di infiammabilità: N.D.
_ Temperatura autoignizione: N.D.
Raccomandazioni per prevenire la contaminazione dell'ambiente:
Prodotto non pericoloso per l'ambiente. Nel caso di fuoriuscita accidentale, seguire
le istruzioni della sezione 6.
Raccomandazioni per prevenire rischi tossicologici:
Per il controllo dell'esposizione e dei mezzi protettivi individuali, vedere la sezione 8.
7.2 Condizioni di stoccaggio:
Vietare l'accesso alle persone non autorizzate. Conservare fuori dalla portata dei
bambini. Il prodotto dove essere immagazzinato in ambienti freschi ed asciutti,
evitando l’umidità. Non stoccare all’aperto.
Per evitare perdite, i contenitori che sono stati aperti, devono essere richiusi con
cura e collocati in posizione verticale.
Può formare accumuli di poveri esplosive.
_ Classe di magazzino: //
_ Tempo massimo di stoccaggio: 5 anni
_ Intervallo di temperatura di stoccaggio: temperatura ambiente
_ Calore di combustione: //
_ Materie incompatibili: //
_ Condizioni che devono evitarsi: //
_ Calore:
_ Luce:
_ Umidità: Evitare condizioni di elevata umidità
_ Tipo d'imballaggio: Secondo le disposizioni vigenti. Stoccare nei contenitori
originali
7.3 Usi specifici:
Per l'uso di questo prodotto non ci sono raccomandazioni particolari diverse da
quelle già menzionate.

8. PROTEZIONE PERSONALE E CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE
8.1 Valori limite per l'esposizione.
Seguire le norme di buona igiene industriale adottando tutti gli idonei mezzi di
protezione individuale per occhi, mani e vie respiratorie per contenere
l’esposizione. Non assumere cibi e bevande sul luogo di lavoro né fumare. Lavarsi
le mani prima di mangiare ed alla fine del turno lavorativo.
Verificare l’obbligo di sorveglianza sanitaria a giudizio del medico competente.
Limite di esposizione: non sono disponibili limiti di esposizione nazionali o
comunitari. Si fa pertanto riferimento ai TLV-TWA ACGIH vigenti per la povere
totale e respirabile.
Particelle non diversamente classificate (PNOC)
Particelle respirabili 3 mg/m3 – Particelle inalabili 10 mg/m3
8.2 Controllo dell'esposizione:
Provvedere ad una ventilazione adeguata. Deve essere assicurata una buona
ventilazione locale e un buon sistema di ricambio d'aria generale. Se queste misure
non sono sufficienti a tenere le concentrazioni di particelle sotto il limite di
esposizione professionale, è necessario far uso di adeguati mezzi di protezione
respiratorie. I dispositivi di protezione individuali variano secondo la possibile
esposizione e pericolosità delle condizioni di lavoro. Verificare l'esistenza di un
rischio residuo strettamente legato alle condizioni del luogo di lavoro. Areare
adeguatamente i locali dove il prodotto viene stoccato e/o manipolato.
Richiesta di ventilazione: //
8.2.1 Controllo dell'esposizione professionale, Direttiva 98/24/CEE:
Protezione delle vie respiratorie: Consigliata nel caso di insufficiente contenimento
degli eventuali inquinanti nell'aria con il ricorso a metodi ingegneristici in uso
(protezione collettiva) o esposizione prolungata e presenza di rischi residui. Evitare
l'inalazione delle polveri.
In caso di formazione di polveri durante l’utilizzo è consigliato l’utilizzo di filtri
idonei a protezione delle vie respiratorie. In funzione dell’esposizione e della
valutazione dei rischi, utilizzare facciale filtrante/maschera adatta alla natura del
prodotto ed alla concentrazione ambientale.
Tipo DPI: Maschera per polveri (EN141), classe di protezione P2. Per ottenere un
livello di protezione adeguato, la classe del filtro si deve scegliere in funzione del
tipo e della concentrazione degli agenti contaminanti presenti, in accordo con le
specifiche del produttore del filtro. Gli apparecchi di respirazione con filtri non
operano soddisfacentemente quando l'aria contiene alte concentrazioni di vapori.
Protezione degli occhi e del viso:
In funzione dell’esposizione e della valutazione dei rischi, utilizzare occhiali di
protezione adeguati per prevenire il contatto degli occhi con quantitativi importanti
di polvere. Osservare le normali precauzioni di sicurezza nella manipolazione di
prodotti chimici per evitare il contatto con gli occhi.
Occhiali: Occhiali di sicurezza con protezione laterale (EN166).
Schermo facciale: No.
Protezione delle mani e della pelle:
Evitare il contatto prolungato, utilizzando guanti per prevenirlo. Anche per ragioni
di igiene industriale, si consiglia di utilizzare protezioni specifiche in caso di
manipolazione prolungata del prodotto. I guanti protettivi idonei sono forniti da
diversi produttori. Osservare le informazioni del produttore del guanto sulla
permeabilità, tempo minimo di rottura e le altre richieste specifiche da adottare sul
luogo di lavoro.
Alcune creme protettive possono essere utili per proteggere le zone della pelle
esposte. Non devono essere applicate creme protettive quando il contatto è già avvenuto.
Guanti: Guanti resistenti ai prodotti chimici (EN374). Il tempo di penetrazione dei
guanti selezionati deve essere superiore al periodo di uso previsto. I guanti devono
essere sostituiti immediatamente se si osservano indizi di degradazione. Utilizzare
guanti in gomma.
Stivali: No.
Grembiule: No.
Indumenti:
8.2.2 Controlli della esposizione del mezzo ambiente:
Evitare qualsiasi versamento nell'ambiente.
Fare riferimento alla normativa nazionale e comunitaria applicabile in tema di
protezione ambientale, scarichi idrici, inquinamento del suolo e prevenzione e
controllo integrato dell'inquinamento. Verificare se l'attività in cui viene utilizzato il
prodotto ricade nell'ambito di applicazione della Direttiva 96/61/CE (I.P.P.C.).
Si vedano anche le informazioni riportate alla sezione 12.

9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1 Informazioni generali:
Stato fisico : solido, si presenta sotto forma fibrosa
Colore : bianco
Odore : inodore
9.2 Importanti informazioni, sulla salute umana, la sicurezza e l'ambiente
Campo di esplosività : non ci sono dati disponibili
Punto di infiammabilità : N.D.
Temperatura di decomposizione : circa 200 °C
Temperatura di autocombustione : circa 500 °C
Temperatura di ebollizione : N.D.
Punto di fusione : N.D.
Solubilità in acqua : insolubile
Densità (in condizioni standard, a 20 °C) : variabile circa 110-220 g/l
Note: i valori indicati non sono sempre conformi alla specifica del prodotto.

10. STABILITA E REATTIVITÀ
10.1 Condizioni da evitare:
Stabile in condizioni di normale e adeguato utilizzo.
10.2 Materiali da evitare:
Nessuno in particolare
10.3 Reazioni pericolose
Nessuna o in particolare
10.4 Prodotti di decomposizione pericolosi:
Nessuno noto

11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
Dai dati di bibliografia, non sono noti avversi avversi sugli animali o sull’ambiente.
Si tenga presente la concentrazione delle singole sostanze al fine di valutare gli
effetti tossicologici derivanti dall'esposizione al preparato.
Il prodotto, comunque, non contiene sostanze con una rilevanza tossicologica
particolare. Nel caso di contaminazione ambientale avvisare comunque le autorità
competenti.
Informazioni specifiche sulla salute delle sostanze/componenti del preparato:
nessuna disponibile

12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando dispersioni del prodotto
nell'ambiente. Nel caso di contaminazione avvisare le autorità competenti.
12.1 Ecotossicità:
Biodegradabilità: non è noto alcun effetto negativo sull’ambiente.

13. OSSERVAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Recuperare se possibile. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali.
Per lo smaltimento, all'interno dell'EU, è da utilizzarsi il relativo codice rifiuto tratto
dal Catasto europeo rifiuti (codice CER) come riportato nelle normative vigenti.
13.1 Sostanza o preparato:
L’Unione Europea non stabilisce regole omogenee per l’eliminazione dei residui
chimici, dato che sono residui speciali. Il loro trattamento ed eliminazione dipende
della legislazione interne di ogni Paese.
13.2 Imballaggi contaminati:
I recipienti e imballaggi contaminati con sostanze o preparati pericolosi, avranno lo
stesso trattamento dei prodotti.

14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
La materia non è da considerarsi pericolosa in riferimento alle disposizioni vigenti
in materia di trasporto di merci pericolose su strada (ADR) e su ferrovia (RID).
Norme internazionali per trasporto strada/ferrovia (ADR/RID): NON
REGOLAMENTATO
Norme nazionali per trasporto ferrovia (FFSS): NON REGOLAMENTATO
_ Numero ONU:-
_ Denominazione per la spedizione:
_ RID/ADR-Classe: -- PG: --
_ Numero identificazione pericolo: --

15. INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA
Classificazione ed Etichettatura:
La presente Scheda è stata redatta in conformità ai seguenti disposti legislativi:
_ Rettifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e
la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un'Agenzia europea per
le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il
regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della
Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della
Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE ( GU L 396 del
30.12.2006)
_ Rettifica della direttiva 2006/121/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18
dicembre 2006, che modifica la direttiva 67/548/CEE del Consiglio concernente il
ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative relative
alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose per
adattarla al regolamento (CE) n. 1907/2006 concernente la registrazione, la
valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) e che
istituisce un'Agenzia europea per le sostanze chimiche ( GU L 396 del 30.12.2006)
_ Regolamento REACH (CE) n. 1907/2006
e con riferimento alle normative previgenti
_ Direttiva 2001/58/CE, recepita con D.M. del 7 Settembre 2002
_ Decreto ministeriale 22.03.2007 (S.O. n. 131 alla Gazzetta Ufficiale 5 giugno 2007, n.
128) Disposizioni correttive ed integrative del decreto 28 febbraio 2006 di recepimento
della Direttiva 2004/73/CE recante XXIX adeguamento al progresso tecnico della
Direttiva 67/548/CEE in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura di
sostanze pericolose.
_ Decreto del Ministero della salute 18 ottobre 2006 pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana del 4 gennaio 2006 n. 3, che recepisce le
direttive comunitarie 2005/59/CE e 2005/69/CE recanti la ventottesima e
ventisettesima modifica dell'allegato 1 della direttiva 76/769/CEE;
_ Decreto del Ministero della salute 14 dicembre 2004 pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana dell'8 febbraio 2005 n. 31, che recepisce la
direttiva comunitaria 1999/77/CE, che adegua per la sesta volta al progresso
tecnico l'allegato 1 della direttiva 76/769/CEE;
_ Direttiva 2005/90/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, che modifica per
la 29a volta la direttiva 76/769/CEE (sostanze classificate come cancerogene,
mutagene o tossiche per la riproduzione - c/m/r);
_ D.Lvo n. 65 del 14 marzo 2003: recepimento della direttiva 1999/45/CE e direttiva
2001/60/CE
ETICHETTATURA: //
FRASI DI RISCHIO: //
I lavoratori esposti a questo agente chimico non devono essere sottoposti alla
sorveglianza sanitaria a patto che i risultati della valutazione dei rischi dimostrino
che vi è solo un rischio moderato per la sicurezza e la salute dei lavoratori e che le
misure previste dall'articolo 72-quinquies comma 1 del decreto legislativo n. 25 del
2 febbraio 2002 sono sufficienti a ridurre il rischio
Disposizioni speciali:
Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta per gli utilizzatori professionali.
Ove pertinenti, si faccia riferimento alle seguenti normative nazionali;
_ Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche)
_ D.P.R. 175/88 (Direttiva Seveso), Allegato II°. III° e IV°
_ D.P.R. del 10 settembre 1982 n° 904, e successivi aggiornamenti (recepimento
Direttiva 76/769/CEE)
_ D.Lvo n. 626 del 25/11/1996 e successive modifiche.
_ D.Lvo n. 25/2002: protezione dei lavoratori contro i rischi da agenti chimici sui
lavoro.
_ Emissioni in atmosfera: D.P.R n° 203 del 24/05/1988 e Decreto Ministeriale del
12/07/1990, D.M. 16-1-2004 n. 44, D.Lvo 152/2006

16. ALTRE INFORMAZIONI
Testo di tutte le frasi di rischio R, cui si fa riferimento ai capitoli 2 e 3: //
Sul margine sinistro glia asterischi indicano le variazioni rispetto alla versione
precedente.
Note alla Sezione 9:
N.A. = non applicabile;
N.D.= non determinato.
Principali fonti bibliografiche:
1. Direttiva 1999/45/CE e successive modifiche.
2. Direttiva 67/548/CEE e successive modifiche ed adeguamenti (sino al XXIX0 APT).
3. Direttiva 91/155/CEE e successive modifiche,
4. ACGIH - Threshold Limit Values,
5. Direttiva 76/769/CEE e successivi adeguamenti.
6. Istituto Superiore di Sanità - Inventario Nazionale Sostanze Chimiche,
7. NIOSH-National Institute for Occupational Safety and Health.
8. HSDB-Hazardous Substances Data Bank.
9. ICSC-international Chemical Safety Cards.

Le informazioni riportate in questo documento sono basate sulle conoscenze, disponibili alla data di compilazione. Sono riferite unicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità. L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all'utilizzo specifico che ne deve fare. Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente. Si raccomanda la divulgazione a clienti ed utilizzatori finali.