C-EPOXY THINNER Revisione 1 di marzo 2011 - n° batch 087-AA
 

1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA'
Nome commerciale:                 C-EPOXY THINNER                          
Nome chimico e sinonimi:      prodotto per la nautica - solvente, reagente, diluente
Fornitore:                                    Cecchi Gustavo & C. srl - Via M. Coppino 253, 55049 Viareggio (LUCCA) www.cecchi.it - info@cecchi.it
Numero telefonico di chiamata urgente: 0584/383694 orari ufficio 8.30-12.30, 14.00-18.30 da Lunedì a Venerdì
Persona competente responsabile della scheda di dati di sicurezza: info@cecchi.it

2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1 CLASSIFICAZIONE DELLA MISCELA
La miscela è classificata pericolosa ai sensi delle disposizioni di cui alle direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e successive modifiche ed adeguamenti.
2.2 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
Classificazione di Pericolosità: F R11 Xi R36/38 Xi R41 R66 R67
Pericoli per la salute umana: Miscela Irritante: irritante per gli occhi e la pelle, rischio di gravi lesioni oculari.
L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura della pelle. Può provocare secchezza e screpolature della pelle.
Pericoli chimico/fisici: Miscela Facilmente Infiammabile.
Pericoli Ambientali: -

3. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
DENOMINAZIONE DELLA SOSTANZA CAS NO. CE NO. % CLASSIFICAZIONE
-Acetone 25.00 – 50.00%
CAS NO. 67-64-1 CE NO. 200-662-2 CLASSIFICAZIONE F R11 Xi R36 R66 R67
- Butilglicole 5.00 – 15.00 %
CAS NO. 111-76-2 CE NO. 203-905-0 CLASSIFICAZIONE Xn R20/21/22 Xi R36/38
- Alcool Isobutilico 25.00 – 50.00%
CAS NO. 78-83-1 CE NO. 201-148-0 CLASSIFICAZIONE R10 Xi R37/38 Xi R41 R67
- Acetato n-butile 25.00 – 50.00%
CAS NO. 123-86-4 CE NO. 204-658-1 CLASSIFICAZIONE R10 R66 R67
Questa miscela è classificata come pericolosa in base alla Direttiva 1999/45/CE e 67/548/CE e ai loro emendamenti e contiene sostanze classificate pericolose per la salute o per l’ambiente ai sensi della Direttiva 1999/45/CE e 67/548/CE.

4. MISURE DI PRIMO SOCCORSO
Aspirazione di prodotto nei polmoni: Se si suppone che si sia verificata aspirazione di prodotto liquido nei polmoni (p.e. in caso di vomito spontaneo o erroneamente provocato), trasportare l'infortunato
d'urgenza in ospedale.
Inalazione: In caso di malessere per una esposizione ad elevata concentrazione di vapori,
trasportare l'infortunato in atmosfera non inquinata e chiamare immediatamente un medico. In attesa del medico, se la respirazione si è fermata praticare la respirazione artificiale; in caso di arresto cardiaco, praticare il massaggio cardiaco.
Ingestione: Non provocare il vomito onde evitare aspirazione di prodotto nei polmoni. Se la persona è cosciente, far sciacquare la bocca con acqua senza deglutire. Tenere a riposo. Chiamare un medico o portare in ospedale.
Contatto con la pelle: Togliere abiti e calzature contaminate (attenzione al pericolo di incendio). Lavare la
pelle con acqua e sapone. Non riutilizzare gli indumenti ancora contaminati. Nel caso di persistenza dell'irritazione, ricorrere alle cure mediche.
Contatto con gli occhi: Risciacquare a fondo per almeno 10 minuti. Tenere le palpebre ben aperte. Nel caso
di persistenza dell'infiammazione o dell'irritazione, ricorrere alle cure mediche.
Servizi di pronto soccorso: Assicurarsi che la stazione per sciacquarsi gli occhi e le doccie di sicurezza siano
vicine al posto dove il lavoro viene eseguito. Richiedere assistenza medica immediata. Consultare un centro antiveleni.

5. MISURE ANTINCENDIO
Mezzi di estinzione raccomandati: Anidride carbonica, polvere, schiuma. L'uso di acqua a getto frazionato (acqua nebulizzata) è riservato al personale appositamente addestrato.
Mezzi di estinzione vietati: Non utilizzare getti diretti d'acqua. Questi possono causare schizzi, e estendere
l'incendio.
Mezzi di protezione antincendio: Autorespiratore (Se necessario, per le caratteristiche fare riferimento al DM
02/05/2001)
Rischi particolari: Miscela Facilmente Infiammabile. Evitare schizzi accidentali di prodotto su superfici
metalliche calde o su contatti elettrici.
Pericoli di esposizione in caso d’incendio: Anidride Carbonica, Monossido di carbonio.
Equipaggiamento in caso d’incendio: In caso di incendio, indossare apparecchio respiratorio con apporto d'aria indipendente. Indossare abiti ed equipaggiamento per pompieri (ignifughi).

6. MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
Precauzioni individuali: Riferirsi alle misure di protezione elencate nella sezione 7 e 8. Conservare lontano da prodotti incompatibili.
Precauzioni ambientali: Bloccare lo spandimento all'origine, se è possibile farlo senza rischio. Lavare con
moltissima acqua e scaricare nel sistema fognario. In caso d'inquinamento di fiumi, laghi e fognature, informare le autorità competenti in conformità alle leggi locali.
-Terreno: Contenere e assorbire il prodotto con terra, sabbia o altro mezzo assorbente. Raccogliere il prodotto e il materiale di risulta in contenitori impermeabili e resistenti agli idrocarburi. Avviare a recupero o smaltimento in accordo con la normativa vigente.
-Acqua: Asportare dalla superficie il prodotto versato con mezzi meccanici o con opportuni mezzi assorbenti. Raccogliere il prodotto e il materiale di risulta in contenitori impermeabili e resistenti agli idrocarburi. Avviare a recupero o smaltimento in accordo con la normativa Non utilizzare solventi o disperdenti.
Metodi di pulizia: Usare solo apparecchiature elettriche di sicurezza e attrezzi antiscintilla. Non aggiungere prodotti chimici. Ritirare e provvedere allo smaltimento senza creare polvere. I recipienti devono essere puliti, asciutti, etichettati, muniti di uno sfiato e realizzati con materiali compatibili con il prodotto. Sciacquare con molta acqua e sapone. Manipolare il materiale recuperato come descritto nella sezione "considerazioni sullo smaltimento".

7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
Manipolazione: Operare in luoghi ben ventilati, e comunque nel rispetto della normativa relativa alla
prevenzione incendi. Evitare la vicinanza di superfici calde, di fiamme o scintille.
Evitare il contatto con la pelle Non fumare. Evitare di respirare vapori o nebbie. Non fumare. Non forare, tagliare, smerigliare, saldare, brasare, bruciare o incenerire i contenitori o i fusti vuoti non bonificati.
Immagazzinamento: Temperatura di stoccaggio: ambiente fino a 50°C
Non stoccare vicino a fonti di d'ignizione o superfici calde. Conservare in un luogo ben ventilato. Le apparecchiature e gli impianti elettrici devono avere le opportune caratteristiche di sicurezza. Conservare lontano da Prodotti incompatibili. Conservare in recipienti destinati ad uso esclusivo dei prodotto
Materiale di imballaggio: ACC (banda stagnata-latta).
Materiali di Imballaggio non idonei: Materiale plastico.
Informazioni supplementari: Evitare la formazione di polvere. Riferirsi alle misure di protezione elencate nella
sezione 7 e 8. Durante le operazioni di trasferimento e miscelazione, assicurare la corretta messa a terra delle apparecchiature e evitare l'accumulo di cariche elettriche.
8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1 VALORI LIMITI DI ESPOSIZIONE Acetone
TLV(TWA): 1188 mg/m3 – 500 ppm (valore limite – 8h)
TLV (STEL): 1782 mg/m3 (15’)
Butilglicole
(TLV/TWA) NIOSH: 700 mg/m3 - 150 ppm (8h)
Alcool Isobutilico
(TLV/TWA) NIOSH: 152 mg/m3 - 50 ppm (8h)
Acetato n-butile
(TWA/STEL) ACGIH: 150 ppm – 200 ppm
8.2 CONTROLLI DELL’ESPOSIZIONE
Controlli dell'esposizione: Prevedere una ventilazione adeguata. Riferirsi alle misure di protezione elencate
nella sezione 7 e 8. Applicare le misure tecniche necessarie per non superare i valori
limite d'esposizione professionale.
Controlli dell'esposizione professionale
Protezione respiratoria: In ambienti ventilati o all'aperto: nessuno.
In ambienti confinati (p.e. interno serbatoi): apparecchi respiratori (EN 137 EN 138
EN 141). Per le caratteristiche, fare riferimento al DM 02/05/2001.
Protezione delle mani: In caso di possibilità di contatto con la pelle, usare guanti resistenti agli idrocarburi,
felpati internamente. L'esperienza mostra che guanti di Nitrile o PVA (Polivinilalcool) sono adeguati per questo scopo. Guanti di PVC, neoprene o gomma naturale (latex) non hanno caratteristiche adeguate di resistenza. Usare i guanti nel rispetto delle condizioni e dei limiti fissati dal fabbricante. Sostituire immediatamente i guanti se mostrano tagli, fori o altri segni di degrado. Nel caso, fare riferimento alla norma UNI EN 374.
Protezione degli occhi: Usare occhiali di protezione idonei ai rischi chimici (EN 166).
Protezione della pelle / corpo: Abiti da lavoro che coprono completamente. Nel caso, fare riferimento alle norme UNI EN 465-466-467.
Misure di igiene: Usare solo in una zona attrezzata con una doccia di sicurezza. Bottiglia per il lavaggio
oculare con acqua pura. Manipolare secondo le buone pratiche industriali di igiene e
sicurezza per i prodotti diagnostici.
Controlli dell'esposizione ambientale: Smaltire I'acqua di lavaggio secondo le normative nazionali e locali.

9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1 INFORMAZIONI GENERALI
Aspetto liquido limpido
Colore incolore
Odore caratteristico di solvente organico
9.2 INFORMAZIONI IMPORTANTI RELATIVE ALLA SALUTE, ALLA SICUREZZA E ALL'AMBIENTE
pH non applicabile
Punto/intervallo di ebollizione
56.2°C – acetone
170.8°C – butilglicole
108°C – alcool isobutilico
126°C – acetato n-butile
Punto di Infiammabilità < 21°C
Proprietà infiammabili miscela facilmente infiammabile
Proprietà esplosive miscela non esplosiva
Proprietà comburenti miscela non comburente
Temperatura di Autoaccensione
465°C – acetone
230-245°C – butilglicole
797°C – acetato n-butile
Idrosolubilità non determinato.
Solubilità solubile in solventi organici
Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua  
log Pow: - 0.24 – acetone
log Pow: - 0.81 – butilglicole
log Pow: 0.79 – alcool isobutilico
log Pow= 2.3 – acetato di n-butile
Viscosità non determinato.
Densità di vapore 2 (aria=1) – acetone
Densità relativa
0.783 g/cm3 (20°C) – acetone
0.900 g/cm3 (20°C) – butilglicole
0.806 g/cm3 (20°C) – alcool isobutilico
Tensione di Vapore
187.5 mmHg (20°C) – acetone
1.17 hPa (25°C) – butilglicole
13.9 hPa (25°C) – alcool isobutilico
25 mmHg (25°C) – acetato n-butile
Punto di fusione
-95.36°C – acetone
-77°C – butilglicole
-108°C – alcool isobutilico
Temperatura di decomposizione non determinato.
Peso Specifico non determinato.
Velocità Evaporazione non determinato.
VOC (Direttiva 1999/13/CE) 100.00 %

10. STABILITÀ E REATTIVITÀ
Stabilità: Stabile alle condizioni di stoccaggio raccomandate.
Condizioni da evitare: Materiali infiammabili, fiamme vive e scintille. Per evitare la decomposizione
termica non surriscaldare.
Materiali da evitare:Materiali infiammabili, Agenti Ossidanti e Agenti comburenti.
Reagisce violentemente con alcuni idrocarburi alogenati quali ad es. triclorometano, tribromometano ecc in presenza di una base forte per esempio l'idrossido di sodio o di potassio. Reagisce a 100°C con alluminio per dare gas di idrogeno.
Prodotti di decomposizione pericolosi: Fumi clorurati, Anidride Carbonica e Monossido di Carbonio.

11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
Sostanza: Acetone.
Effetti: L’acetone risulta essere irritante per contatto sugli occhi. L’Inalazione dei vapori di
acetone può provocare sonnolenza e vertigini e l’esposizione prolungata può provocare secchezza e screpolature della pelle.
Organi bersaglio: cute, mucose, sistema nervoso, fegato e reni.
Sintomi: Intossicazioni acute per inalazione: irritazione degli occhi, delle vie respiratorie, congiuntivi, erosione corneale, mal di testa, vertigini, gastrite, nausea, vomito.
Intossicazione cronica: nel caso di esposizioni ripetute si sono notati dei fenomeni d'irritazione oculare e respiratori, e dei sintomi di astenia, sonnolenza, vertigini,
dermatosi cutanea. In lavoratori esposti per molti anni sono state osservate rinofaringiti croniche, gastriti e duodeniti, stenia, vertigine.
Orale LD50: Ratto: 7400 mg/kg
Topo: 3000 mg/kg
Pelle LD50: Coniglio: 20 g/kg
Inalazione LCL0 Ratto: 16000 ppm/4h
Mutagenesi: Non classificato mutageno: Saccharomyces cer., analisi citogenetica: 200 mmol/tubo, perdita cromosoma sessuale e non disgiunzione: 47600 ppm.
L'acetone non è risultato mutageno nel corso di un test di Ames, e di uno studio di scambio di cromatidi e di un saggio di riparazione del DNA.
Teratogenesi: Non classificato teratogeno: non ha causato effetti teratogeni nel topo e nel ratto.
Cancerogenesi: Non classificato cancerogeno: l'applicazione cutanea ripetuta di 0,1 ml, per tre
volte alla settimana per un anno sul topo, non ha provocato tumore.
Osservazioni sull’Uomo: L'acetone può penetrare nell'organismo per assorbimento cutaneo, per ingestione,
ma soprattutto per inalazione; viene eliminato dai polmoni (40-70%), dalle urine (15-30%) e attraverso la pelle (10%). Studi effettuati con C14 hanno dimostrato che l'acetone entra come intermedio nel metabolismo dei lipidi e indirettamente nel ciclo dei glicidi. Prove sull'uomo hanno dimostrato che è impossibile inalare
concentrazioni di 22mg/l (9300 ppm) per più di 5 minuti a causa di irritazione della gola. Persone esposte a 500 ppm di acetone hanno mostrato irritazione degli occhi, della gola e del naso. Concentrazioni > 300 ppm causano: leggera irritazione delle  mucose. Concentrazioni = 4000 ppm (60') causano: gravi effetti tossici.
Concentrazioni = 800 ppm (30') causano: malessere.
DL(orale stimata) = 50 ml.
Sostanza: Butilglicole
Effetti: Sostanza Nociva per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. Sostanza Irritante per gli occhi e la pelle. La sostanza può provocare danni ai reni, aumento del peso del fegato ed emolisi.
Gli studi condotti hanno dimostrato che il prodotto penetra rapidamente nella pelle e il contatto con la pelle può determinare un assorbimento significativo e tossicità sistematica.
Vie di penetrazione: Orale, Contatto con la pelle e Inalazione.
Orale LD50: Topo: 1200 mg/kg
Coniglio 320 mg/kg
Ratto 560 mg/Kg
Pelle LD50: Coniglio: 1800 mg/kg
Inalazione LC50: Topo: 3,36 mg/l (4h)
Ratto: 2400 mg/l (4h)
Mutagenesi: Dagli studi effettuati su ratti e topi, si evince l'assenza di attività mutagena.
Teratogenesi: Studi su animali hanno dimostrato che questo prodotto non è teratogeno.
Cancerogenesi: Non si sono ravvisati i criteri per una classificazione di cancerogeno di categoria 3.
Sostanza: Alcool isobutilico
Effetti: Sostanza Irritante per gli occhi e la pelle. La sostanza può creare gravi lesioni oculari e sonnolenza e vertigini in caso di inalazione dei vapori.
L'inalazione di alte concentrazioni di vapore può provocare mal di testa, sonnolenza, perdita di conoscenza..
Vie di penetrazione: Orale, Contatto con la pelle e Inalazione.
Orale LD50: Ratto: 2500-3800 mg/kg
Pelle LD50: Ratto: 4200 mg/kg
Inalazione LC50: Ratto: 24,2 mg/l (4h)
Mutagenesi: Non sono disponibili dati mutageni della sostanza.
Teratogenesi: Non sono disponibili dati sulla tossicità riproduttiva della sostanza..
Cancerogenesi: Non si sono ravvisati i criteri per una classificazione di cancerogeno di categoria 3.
Sostanza: Acetato n-butile
Effetti: La sostanza può creare secchezza e screpolature della pelle. La sostanza può creare sonnolenza e vertigini in caso di inalazione dei vapori.
Vie di penetrazione: Orale, Contatto con la pelle e Inalazione.
Orale LD50: Ratto: > 10000 mg/kg
Pelle LD50: Ratto: > 14000 mg/kg
Inalazione LC50: Ratto: > 21,1 mg/l (4h)
Mutagenesi: Non sono disponibili dati mutageni della sostanza.
Teratogenesi: Non sono disponibili dati sulla tossicità riproduttiva della sostanza..
Cancerogenesi: Non si sono ravvisati i criteri per una classificazione di cancerogeno di categoria 3.

12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
Sostanza: Acetone
12.1 ECO TOSSICITÀ: LC50 – pesce (Lepomis macrochirus) 8300 mg/l (96h)
LC50 – pesce (Daphnia magna) 10 mg/l (24h – 48h)
EC50 – pesce (Poecilia reticulata) 7032 mg/l (14g)
EC50 – alga (Scenedesmus quadricauda) 7500 mg/l (24h)
12.2 MOBILITÀ: Costante di Henry: 1,4 Pa. m3/mol (20°C)
Dato il valore della costante di Henry la volatilizzazione delle acque è definibile come media.
12.3 PERSISTENZA E BIODEGRADABILITÀ
Degradazione abiotica: La costante di velocità per la reazione di fase vapore di acetone con radicali
idrossili fotochimicamente prodotto è stata misurata come 2.19X10-13 cu cm
/molecola sec a 25°C.
Fotodegradazione: t1/2 (aria - teorico) = 80 ore.
t1/2 (acqua - teorico) > 43 ore.
Biodegradazione: BOD5: 0.5 - 1 mg Ossigeno/mg
COD: 1.12 - 2.07 mg Ossigeno/mg
ThOD: 2.20 mg Ossigeno/mg
12.4 POTENZIALE BIOACCUMULABILE Fattore di bioconcentrazione (BCF): pesce 0.19
log BCF -0.72 (B)
Dato il basso valore di BCF non esistono le premesse per una potenziale bioconcentrazione.
log Pow = -0,24 (20°C)
12.5 RISULTATO DELLA VALUTAZIONE PBT Nessun dato disponibile.
Sostanza: Butilglicole
12.1 ECO TOSSICITÀ: LC50 – pesce (Carassius auratus) 1700 mg/l (24h)
LC50 – crostaceo (Daphnia magna) 5000 mg/l (24h)
12.2 MOBILITÀ: Il prodotto non è volatile, è idrosolubile e si separa nella fase acquosa. Il prodotto
non dovrebbe separarsi in materiale organico nei terreni/sedimenti.
12.3 PERSISTENZA E BIODEGRADABILITÀ
Degradazione abiotica: Dati non disponibili.
Fotodegradazione: Dati non disponibili.
Biodegradazione: Aerobica
Fango domestico attivato: 10mg/l relativo al DOC
Degradazione pari al 95% dopo 28 giorni: Prontamente Biodegradabile.
12.4 POTENZIALE BIOACCUMULABILE Un BCF stimato di 3 è stato calcolato per glicole etilenico mono-n-butile etere utilizzando un log Kow stimato di - 0,81e una regressione derivati equazione.
Secondo uno schema di classificazione, questo suggerisce BCF il potenziale di bioconcentrazione negli organismi acquatici è bassa
log Kow = - 0,81
BCF: 3
12.5 RISULTATO DELLA VALUTAZIONE PBT Dati non disponibili.
Sostanza: Alcool isobutilico
12.1 ECO TOSSICITÀ: LC50/EC50 – pesce (Pimephales promelas) 140 mg/l (96h)
LC50 – crostaceo (Daphnia magna) 1439 mg/l (48h)
EC50 – alga (Scenedesmus susbspicatus) 1250 mg7l (72 h)
12.2 MOBILITÀ: Sostanza non idrolizzabile.
12.3 PERSISTENZA E BIODEGRADABILITÀ
Degradazione abiotica: Aria: t1/2 = 1 giorno
Fotodegradazione: Dati non disponibili.
Biodegradazione: Sostanza Facilmente biodegradabile: 90% dopo 14 giorni.
12.4 POTENZIALE BIOACCUMULABILE Praticamente non bioaccumulabile.
log Pow= 0.79
12.5 RISULTATO DELLA VALUTAZIONE PBT Dati non disponibili.
Sostanza: Acetato n-butile
12.1 ECO TOSSICITÀ: LC50 – pesce (Pimephales promelas) 18 mg/l (96h)
EC50 – crostaceo (Daphnia magna) 44 mg/l (48h)
12.2 MOBILITÀ: Dati non disponibili.
12.3 PERSISTENZA E BIODEGRADABILITÀ
Degradazione abiotica: Aria: t1/2 = 1 giorno
Fotodegradazione: Dati non disponibili.
Biodegradazione: Sostanza Facilmente biodegradabile: 80% del BOD del ThOD dopo 5 giorni.
12.4 POTENZIALE BIOACCUMULABILE Praticamente non bioaccumulabile.
log Pow= 2.3
12.5 RISULTATO DELLA VALUTAZIONE PBT Dati non disponibili.

13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Trattamento dei rifiuti: Applicare le normative locali, nazionali e comunitarie. Diluire abbondantemente
con acqua. Eliminare i residui in un impianto regolamentare per I'eliminazione dei rifiuti. Trattamento degli imballi/contenitori Gli imballi vuoti e puliti possono essere riutilizzati, previa loro pulizia con acqua,
riciclati od eliminati in conformità alle vigenti normative locali, nazionali e comunitarie oppure inviare gli imballi ad un impianto di incenerimento autorizzato
per i rifiuti industriali.

14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Sostanza Pericolosa per la Normativa ADR - RID - IMO/IMDG - IATA/ICAO
· Denominazione ufficiale di Trasporto (Proper Shipping Name):
· UN 1993 LIQUIDO INFIAMMABILE N.A.S. (acetone – acetato n-butile) (ita)
· UN 1993 FLAMMABLE LIQUID N.O.S. (acetone – n-butyl acetate) (ing)
· UN 1993 LIQUIDE INFLAMMABLE N.S.A. (acétone - acétate de n-butyle) (fra)
· UN 1993 ENTZÜNDBARER FLÜSSIGER (aceton - n-ButilAcetate)(ted)
Trasporto Strada/Ferrovia Trasporto Marittimo Trasporto Aereo
Classe ADR/RID: 3 Classe IMO/IMDG: 3 Classe ICAO/IATA: 3
Gruppo di Imballaggio: II Gruppo di Imballaggio: II Gruppo di Imballaggio: II
Codice di Classificazione: F1
Codice di Restrizione Galleria D/E
Marine pollutant: no
EmS: F-E, S-E
ERG code: 3H
Etichetta: n. 3 - Etichetta: n. 3 - Etichetta: n. 3 -

15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
REGOLAMENTO (CE) 1907/2006 (REACH):
SIMBOLI DI RISCHIO:
XI – IRRITANTE
F – FACILMENTE INFIAMMABILE
FRASI DI RISCHIO: R11 FACILMENTE INFIAMMABILE
R36/37/38 IRRITANTE PER GLI OCCHI, LE VIE RESPIRATORIE E LA PELLE
R41 RISCHIO DI GRAVI LESIONI OCULARI
R66 L'ESPOSIZIONE RIPETUTA PUÒ PROVOCARE SECCHEZZA E SCREPOLATURE DELLA PELLE
R67 L’INALAZIONE DEI VAPORI PUÒ PROVOCARE SONNOLENZA E VERTIGINI
CONTIENE: ACETONE
CONSIGLI DI PRUDENZA: S2 CONSERVARE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI
S16 CONSERVARE LONTANO DA FIAMME E SCINTILLE NON FUMARE
S25 EVITARE IL CONTATTO CON GLI OCCHI
S26 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI, LAVARE IMMEDIATAMENTE E ABBONDANTEMENTE CON ACQUA E CONSULTARE IL MEDICO
S36/37/39 USARE INDUMENTI PROTETTIVI, GUANTI ADATTI E PROTEGGERSI GLI OCCHI/LA
FACCIA
S51 USARE SOLTANTO IN LUOGO BEN VENTILATO
S62 IN CASO DI INGESTIONE, NON PROVOCARE IL VOMITO: CONSULTARE
IMMEDIATAMENTE IL MEDICO E MOSTRARGLI IL CONTENITORE O L'ETICHETTA
La miscela richiede etichettatura di pericolo ai sensi della Direttiva 1999/45/CE e 67/548/CE e ai loro emendamenti.

16. ALTRE INFORMAZIONI
Testo integrale delle frasi R a cui si fa riferimento nelle sezioni 2 e 3 – Italia:
Xn - Nocivo
R10 - Infiammabile
R20/21/22 – Nocivo per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R36 – Irritante per gli occhi
R37/38 – Irritante per le vie respiratorie e la pelle.
Normativa e fonti di riferimento
· Agreement concerning the international carriage of Dangerous goods by Road (ADR).
· D.M. 28/02/06 (Recepimento della direttiva 2004/74/CE recante il XXIX adeguamento alla direttiva 67/548/CEE)
· Direttiva 1999/45/CE e succ. agg. e mod. (Classificazione ed etichettatura dei preparati pericolosi).
· Direttiva 67/548/CEE e succ. agg. e mod. (Classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose) - 29° ATP.
· D. Lgs. 11/5/99 n.152 e succ. agg. e mod. (Tutela delle acque dall'inquinamento).
· D. Lgs. 14/3/2003 n.65. (Classificazione ed etichettatura dei preparati pericolosi).
· D. Lgs. 52/97 e succ. agg. e mod. (Classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose).
· International Air Transport Association (IATA).
· International Maritime Dangerous Goods Code (IMDG Code).
· Règlement concernent le Transport International Ferroviaire des Marchandises Dangereuses (RID).
· Regolamento (CE) 1907/2006 (REACH).
· SAX'S, Dangerous Properties of Industrial Materials.
· ECHA ESIS – Database.
· OECD SIDS - Database.
· TOXNET - Database..
Le informazioni riportate in questo documento sono basate sulle conoscenze, disponibili alla data di compilazione. Sono riferite unicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità. L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all'utilizzo specifico che ne deve fare. Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.