C-WHITE SPIRIT
Revisione 1 di marzo 2011 n° batch 088-AA
 

1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA'
Nome commerciale:             WHITE SPIRIT                                   
Nome chimico e sinonimi:  prodotto per la nautica - solvente, reagente, diluente
Fornitore:                                    Cecchi Gustavo & C. srl - Via M. Coppino 253, 55049 Viareggio (LUCCA) www.cecchi.it - info@cecchi.it
Numero telefonico di chiamata urgente: 0584/383694 orari ufficio 8.30-12.30, 14.00-18.30 da Lunedì a Venerdì
Persona competente responsabile della scheda di dati di sicurezza: info@cecchi.it

2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1 CLASSIFICAZIONE DELLA MISCELA
La miscela è classificata pericolosa ai sensi delle disposizioni di cui alle direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e successive modifiche ed adeguamenti.
2.2 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
Classificazione di Pericolosità: Xn R10 R65 R66
Pericoli per la salute umana: Miscela Nociva per i polmoni in caso di Ingestione e rischio di secchezza e
screpolature della pelle.
Pericoli chimico/fisici: Miscela Infiammabile.

3. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
DENOMINAZIONE DELLA SOSTANZA CAS NO. CE NO. % CLASSIFICAZIONE
Nafta (petrolio), pesante idrodesolforata 64742-82-1 265-185-4 100.00 Xn R65 R66 N R10
Miscela complessa di idrocarburi con intervallo di distillazione 150-200°C. La miscela contiene meno d i 0.5 % p di idrocarburi aromatici (contenuto in benzene: < 0.1 % p (nota J - direttiva 94/69/CEE). La miscela contiene in ogni caso <1 %p di naftalene (CAS 91-20-3 / EINECS 202-049-5)
Questa miscela è classificata come pericolosa in base alla Direttiva 1999/45/CE e 67/548/CE e ai loro emendamenti e contiene sostanze classificate pericolose per la salute o per l’ambiente ai sensi della Direttiva 1999/45/CE e 67/548/CE.

4. MISURE DI PRIMO SOCCORSO
Aspirazione di prodotto nei polmoni: Se si suppone che si sia verificata aspirazione di prodotto liquido nei polmoni (p.e. in caso di vomito spontaneo o erroneamente provocato), trasportare l'infortunato d'urgenza in ospedale.
Inalazione: In caso di malessere per una esposizione ad elevata concentrazione di vapori, trasportare l'infortunato in atmosfera non inquinata e chiamare immediatamente n medico. In attesa del medico, se la respirazione si è fermata praticare la respirazione artificiale; in caso di arresto cardiaco,
praticare il massaggio cardiaco.
Ingestione: Non provocare il vomito onde evitare aspirazione di prodotto nei polmoni. Se la persona è cosciente, far sciacquare la bocca con acqua senza deglutire.
Tenere a riposo. Chiamare un medico o portare in ospedale.
Contatto con la pelle: Togliere abiti e calzature contaminate (attenzione al pericolo di incendio).
Lavare la pelle con acqua e sapone. Non riutilizzare gli indumenti ancora contaminati. Nel caso di persistenza dell'irritazione, ricorrere alle cure mediche.
Contatto con gli occhi: Risciaquare a fondo per almeno 10 minuti. Tenere le palpebre ben aperte. Nel
caso di persistenza dell'infiammazione o dell'irritazione, ricorrere alle cure mediche.
Servizi di pronto soccorso: Assicurarsi che la stazione per sciacquarsi gli occhi e le doccie di sicurezza
siano vicine al posto dove il lavoro viene eseguito. Richiedere assistenza medica immediata. Consultare un centro antiveleni.

5. MISURE ANTINCENDIO
Mezzi di estinzione raccomandati: Anidride carbonica, polvere, schiuma. L'uso di acqua a getto frazionato
(acqua nebulizzata) è riservato al personale appositamente addestrato.
Mezzi di estinzione vietati: Non utilizzare getti diretti d'acqua. Questi possono causare schizzi, e estendere l'incendio.
Mezzi di protezione antincendio: Autorespiratore (Se necessario, per le caratteristiche fare riferimento al DM
02/05/2001) Rischi particolari: Miscela Infiammabile. Evitare schizzi accidentali di prodotto su superfici
metalliche calde o su contatti elettrici. In caso di fughe di prodotto, tenere presente che il limite inferiore d'infiammabilità è di circa 1 % vol.
Pericoli di esposizione in caso d’incendio: Anidride Carbonica, Monossido di carbonio.
Equipaggiamento in caso d’incendio: In caso di incendio, indossare apparecchio respiratorio con apporto d'aria indipendente. Indossare abiti ed equipaggiamento per pompieri (ignifughi).

6. MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
Precauzioni individuali: Riferirsi alle misure di protezione elencate nella sezione 7 e 8. Conservare
lontano da prodotti incompatibili.
Precauzioni ambientali: Bloccare lo spandimento all'origine, se è possibile farlo senza rischio. Lavare
con moltissima acqua e non scaricare nel sistema fognario. In caso d'inquinamento di fiumi, laghi e fognature, informare le autorità competenti in conformità alle leggi locali.
-Terreno: Contenere e assorbire il prodotto con terra, sabbia o altro mezzo assorbente. Raccogliere il prodotto e il materiale di risulta in contenitori impermeabili e resistenti agli idrocarburi. Avviare a recupero o smaltimento in accordo con la normativa vigente.
-Acqua: Asportare dalla superficie il prodotto versato con mezzi meccanici o con opportuni mezzi assorbenti. Raccogliere il prodotto e il materiale di risulta in contenitori impermeabili e resistenti agli idrocarburi. Avviare a recupero o smaltimento in accordo con la normativa Non utilizzare solventi o disperdenti.
Metodi di pulizia: Usare solo apparecchiature elettriche di sicurezza e attrezzi antiscintilla. Non
aggiungere prodotti chimici. Ritirare e provvedere allo smaltimento senza creare polvere. I recipienti devono essere puliti, asciutti, etichettati, muniti di uno sfiato e realizzati con materiali compatibili con il prodotto. Sciacquare con molta acqua e sapone. Manipolare il materiale recuperato come descritto nella sezione "considerazioni sullo smaltimento".

7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
Manipolazione: Operare in luoghi ben ventilati, e comunque nel rispetto della normativa
relativa alla prevenzione incendi. Evitare la vicinanza di superfici calde, di fiamme o scintille. Evitare il contatto con la pelle Non fumare. Evitare di respirare vapori o nebbie. Non fumare. Non forare, tagliare, smerigliare,
saldare, brasare, bruciare o incenerire i contenitori o i fusti vuoti non bonificati.
Immagazzinamento: Temperatura di stoccaggio: ambiente fino a 50°C
Non stoccare vicino a fonti di d'ignizione o superfici calde. Conservare in un luogo ben ventilato. Le apparecchiature e gli impianti elettrici devono avere le opportune caratteristiche di sicurezza. Conservare lontano da Prodotti incompatibili. Conservare in recipienti destinati ad uso esclusivo dei prodotto
Materiale di imballaggio: ACC (banda stagnata-latta).
Materiali di Imballaggio non idonei: Materiale plastico.
Informazioni supplementari: Evitare la formazione di polvere. Riferirsi alle misure di protezione elencate
nella sezione 7 e 8. Durante le operazioni di trasferimento e miscelazione,
assicurare la corretta messa a terra delle apparecchiature e evitare l'accumulo di cariche elettriche.

8. CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1 VALORI LIMITI DI ESPOSIZIONE Nafta (petrolio), pesante idrodesolforata
(TLV/TWA) ACGIH: 100 ppm - 525 mg/m3
(TLV/TWA) ESIG: 1200 mg/m3

8.2 CONTROLLI DELL’ESPOSIZIONE
Controlli dell'esposizione: Prevedere una ventilazione adeguata. Riferirsi alle misure di protezione
elencate nella sezione 7 e 8. Applicare le misure tecniche necessarie per non superare i valori limite d'esposizione professionale.
Controlli dell'esposizione professionale
Protezione respiratoria: In ambienti ventilati o all'aperto: nessuno.
In ambienti confinati (p.e. interno serbatoi): apparecchi respiratori. Per le caratteristiche, fare riferimento al DM 02/05/2001.
Protezione delle mani: In caso di possibilità di contatto con la pelle, usare guanti resistenti agli
idrocarburi, felpati internamente. L'esperienza mostra che guanti di Nitrile o PVA (Polivinilalcool) sono adeguati per questo scopo. Guanti di PVC, neoprene o gomma naturale (latex) non hanno caratteristiche adeguate di resistenza. Usare i guanti nel rispetto delle condizioni e dei limiti fissati dal fabbricante. Sostituire immediatamente i guanti se mostrano tagli, fori o altri segni di degrado. Nel caso, fare riferimento alla norma UNI EN 374. Protezione degli occhi: Usare occhiali di protezione idonei ai rischi chimici.
Protezione della pelle / corpo: Abiti da lavoro che coprono completamente. Nel caso, fare riferimento alle
norme UNI EN 465-466-467.
Misure di igiene: Usare solo in una zona attrezzata con una doccia di sicurezza. Bottiglia per il
lavaggio oculare con acqua pura. Manipolare secondo le buone pratiche
industriali di igiene e sicurezza per i prodotti diagnostici.
Controlli dell'esposizione ambientale: Smaltire I'acqua di lavaggio secondo le normative nazionali e locali.

9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE
9.1 INFORMAZIONI GENERALI
Aspetto liquido limpido (ASTM D4176/1)
Colore + 30 (ASTM D 156)
Odore caratteristico di acquaragia
9.2 INFORMAZIONI IMPORTANTI RELATIVE ALLA SALUTE, ALLA SICUREZZA E ALL'AMBIENTE
pH non applicabile (ASTM D 1298)
Punto/intervallo di ebollizione 150 – 200°C (ASTM D 8 6)
Punto di Infiammabilità 40°C (ASTM D 56)
Proprietà infiammabili miscela infiammabile
Proprietà esplosive miscela non esplosiva
Proprietà comburenti miscela non comburente
Temperatura di Autoaccensione > 200°C (DIN 51794)
Idrosolubilità non solubile in acqua
Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua nessun dato disponibile
Viscosità < 7 mm2/s (40°C)
Densità di vapore non determinato.
Tensione di Vapore 20 mBar (20°C) (ASTM D4953)
Punto di fusione non determinato.
Temperatura di decomposizione non determinato.
Peso Specifico 0,77 gr/lt 20°C.
Velocità Evaporazione non determinato.
VOC (Direttiva 1999/13/CE) 100.00 %
Contenuto Benzene < 0.1 % p/p

10. STABILITÀ E REATTIVITÀ
Stabilità: Stabile alle condizioni di stoccaggio raccomandate.
Condizioni da evitare: Materiali infiammabili, fiamme vive e scintille. Per evitare la decomposizione
termica non surriscaldare.
Materiali da evitare: Materiali infiammabili e Agenti Ossidanti.
Prodotti di decomposizione pericolosi: Anidride Carbonica e Monossido di Carbonio.

11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
Sostanza: Nafta (petrolio), pesante idrodesolforata
Effetti: Sostanza nociva per ingestione. Contatti con la pelle potrebbero causare reazioni secchezza e screpolature per sensibilizzazione.
Il contatto ripetuto e prolungato può causare arrossamenti della pelle,
irritazioni e dermatiti da contatto per effetto sgrassante e può causare arrossamenti e irritazioni degli occhi. L'ingestione accidentale di piccole quantità può causare nausea, malessere e disturbi gastrici. Date le
caratteristiche organolettiche del prodotto, l'ingestione di grandi quantità è comunque da considerare improbabile. L'esposizione ad alte concentrazioni di vapori, particolarmente in ambienti chiusi o non adeguatamente ventilati,
può provocare irritazione alle vie respiratorie, nausea, malessere e stordimento. Per tutti i prodotti petroliferi con viscosità minore di 7mm2/s a 40°C, un rischio specifico è legato all'aspirazione del liquido nei polmoni,
che si può verificare direttamente in seguito all'ingestione, oppure successivamente in caso di vomito, spontaneo o provocato.
Vie di penetrazione: Inalazione, ingestione e contatto con la pelle.
Orale LD50: Ratto: > 5000 mg/kg
Pelle LD50: Ratto: > 3160 mg/kg
Inalazione LD50: Ratto: > 12 mg/m3
Mutagenesi: Nessun dato disponibile.
Teratogenesi: Nessun dato disponibile.
Cancerogenesi: Non classificato cancerogeno.

12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1 ECO TOSSICITÀ: LC50 – crostaceo (Crangon crangon) 4.3 mg/l (96h)
LC50 – pesce (Cheatogammarus marinus) 2.6 mg/l (96h)
12.2 MOBILITÀ: Nessun dato disponibile.
12.3 PERSISTENZA E BIODEGRADABILITÀ
Degradazione abiotica: Nessun dato disponibile.
Fotodegradazione: Nessun dato disponibile.
Biodegradazione: In caso di dispersione nell'ambiente, i costituenti più volatili del prodotto
evaporano nell'atmosfera, dove subiscono processi di degradazione rapidi.
Questo fenomeno contribuisce alla formazione di smog fotochimico. La
parte rimanente è da considerare "inerentemente" biodegradabile, ma non
"prontamente" biodegradabile: può risultare moderatamente persistente,
particolarmente in condizioni anaerobiche.
12.4 POTENZIALE BIOACCUMULABILE Nessun dato disponibile.
12.5 RISULTATO DELLA VALUTAZIONE PBT Nessun dato disponibile.

13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
Trattamento dei rifiuti: Applicare le normative locali, nazionali e comunitarie. Diluire abbondantemente con acqua. Eliminare i residui in un impianto regolamentare per I'eliminazione dei rifiuti.
Trattamento degli imballi/contenitori Gli imballi vuoti e puliti possono essere riutilizzati, previa loro pulizia con
acqua, riciclati od eliminati in conformità alle vigenti normative locali,
nazionali e comunitarie oppure inviare gli imballi ad un impianto di incenerimento autorizzato per i rifiuti industriali.

14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Sostanza Pericolosa per la Normativa ADR - RID - IMO/IMDG - IATA/ICAO
Denominazione ufficiale di Trasporto (Proper Shipping Name):
· UN 1300 SUCCEDANEO DELL’ESSENZA DI TREMENTINA (ita)
· UN 1300 TURPENTINE SUBSTITUTE (ing)
· UN 1300 SUCCÉDANÉ D'ESSENCE DE TÉRÉBENTHINE (fra)
· UN 1300 TERPENTINÖLERSATZ (ted)
Trasporto Strada/Ferrovia Trasporto Marittimo Trasporto Aereo
Classe ADR/RID: 3 Classe IMO/IMDG: 3 Classe ICAO/IATA: 3
Gruppo di Imballaggio: III Gruppo di Imballaggio: III Gruppo di Imballaggio: III
Codice di Classificazione: F1
Codice di Restrizione Galleria D/E
Marine pollutant: no
EmS: F-E, S-E ERG code: 3L
Etichetta: n. 3 - Etichetta: n. 3 - Etichetta: n. 3 -

15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
REGOLAMENTO (CE) 1907/2006 (REACH):
SIMBOLI DI RISCHIO: XN – NOCIVO
FRASI DI RISCHIO: R10 INFIAMMABILE
R65 NOCIVO: PUÒ CAUSARE DANNI AI POLMONI IN CASO DI
INGESTIONE.
R66 L'ESPOSIZIONE RIPETUTA PUÒ PROVOCARE SECCHEZZA E
SCREPOLATURE DELLA PELLE
CONTIENE: NAFTA (PETROLIO), PESANTE IDRODESOLFORATA
CONSIGLI DI PRUDENZA: S2 CONSERVARE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI
S9 CONSERVARE IL RECIPIENTE IN LUOGO BEN VENTILATO
S16 CONSERVARE LONTANO DA FIAMME E SCINTILLE – NON FUMARE
S24/25 EVITARE IL CONTATTO CON GLI OCCHI E CON LA PELLE
S29 NON GETTARE I RESIDUI NELLE FOGNATURE
S33 EVITARE L’ACCUMULO DI CARICHE ELETTROSTATICHE
S62 IN CASO DI INGESTIONE, NON PROVOCARE IL VOMITO.
CONSULTARE IMMEDIATAMENTE IL MEDICO E MOSTRARGLI IL
CONTENITORE O L’ETICHETTA
La miscela richiede etichettatura di pericolo ai sensi della Direttiva 1999/45/CE e 67/548/CE e ai loro emendamenti.

16. ALTRE INFORMAZIONI
Testo integrale delle frasi R a cui si fa riferimento nelle sezioni 2 e 3 – Italia: nessuno
Normativa e fonti di riferimento
· Agreement concerning the international carriage of Dangerous goods by Road (ADR).
· D.M. 28/02/06 (Recepimento della direttiva 2004/74/CE recante il XXIX adeguamento alla direttiva 67/548/CEE)
· Direttiva 1999/45/CE e succ. agg. e mod. (Classificazione ed etichettatura dei preparati pericolosi).
· Direttiva 67/548/CEE e succ. agg. e mod. (Classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose) - 29° ATP.
· D. Lgs. 11/5/99 n.152 e succ. agg. e mod. (Tutela delle acque dall'inquinamento).
· D. Lgs. 14/3/2003 n.65. (Classificazione ed etichettatura dei preparati pericolosi).
· D. Lgs. 52/97 e succ. agg. e mod. (Classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose).
· International Air Transport Association (IATA).
· International Maritime Dangerous Goods Code (IMDG Code).
· Règlement concernent le Transport International Ferroviaire des Marchandises Dangereuses (RID).
· Regolamento (CE) 1907/2006 (REACH).
· ECHA ESIS – Nafta (petrolio), pesante deidrosolforata.

Le informazioni riportate in questo documento sono basate sulle conoscenze, disponibili alla data di compilazione. Sono riferite unicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità. L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all'utilizzo specifico che ne deve fare. Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.