L’applicazione dello stucco è determinante in ogni ciclo di pitturazione, per levigare, riempire, pareggiare, mentre fino a poco tempo fa allo stucco si chiedeva solamente di essere un buon riempimento.
Quando applicato correttamente e rispettando le semplici indicazioni di lavorazione, gli stucchi della nostra linea danno ancora più protezione e sicurezza alle parti trattate. Tutto questo si ritrova poi negli anni a venire, perché la protezione con C-Systems resina epossidica e gli stucchi della stessa linea, assolvono pienamente le massime prestazioni e i risultati che avremo ancora saranno: carena e fiancate perfette, fine della corrosione su viti e chiodi, maggiore velocità della carena con riduzione di consumi... più tempo libero e maggior valore della barca.

 

NAUTILUS EPOXY LIGHT FILLER
 

Stucco epossidico leggero ad alto spessore e basso peso specifico (0,6 kg/litro) robustissimo ma facile da levigare una volta applicato. È costituito da due componenti che vanno miscelati in rapporto 2 :1 (2 parti di A + 1 di B) e la durata della miscela è di circa due ore. Contiene microsfere che lo rendono leggerissimo, di grande facilità di applicazione e idoneo a coprire le grosse imperfezioni (fino a 10-12 mm per rasata). Light, si applica sopra e sotto la linea di galleggiamento dopo il ciclo 10 10 CFS o altri cicli epossidici della stessa linea. confezione da 3 L

NAUTILUS EPOXY FAST LIGHT FILLER
 

Ha le stesse caratteristiche del Nautilus Light Filler ma è ad essiccazione veloce. E’ utile per intervenire sui piccoli lavori, sempre con la massima cura e con alta tecnologia, per integrare un tipo di lavorazione che richiederebbe tempi troppo lunghi. Il suo rapporto di miscelazione in peso è sempre di 2 : 1.
Essendo a rapida essiccazione può essere carteggiato già dopo 2 ore e ricoperto con pitture e antivegetativo dopo 4 (con temperature di 20 °C).
confezione da 0,8 L (480 g)

 

NAUTILUS EPOXY FAST FINE FILLER

E’ uno stucco molto compatto, resistentissimo, per piccoli spessori a rasare (2-3 mm), di grande levigatezza e con essiccazione veloce, circa 30 minuti di pot-life / durata della miscela, e solo 2 ore per essere carteggiato (a 20°C).
Possiede, per formulazione e per l’eccellente proprietà dei suoi componenti, un’altissima protezione contro l’osmosi, che gli consente anche di essere applicato direttamente sui crateri dove questa si è manifestata, dopo averli puliti accuratamente. Anche FINE è a due componenti con rapporto di miscelazione a peso (2 parti di A + 1 parte di B). È di semplice applicazione facilmente spatolabile e sopporta le condizioni d’impiego più estreme.
confezione da 600 g

 

vedi anche La STUCCATURA

 

BULBO NUOVO O RIPORTATO A NUOVO  

Queste sono le condizioni migliori di lavoro, perché si presume che il bulbo sia a metallo “bianco” (sabbiato perfettamente) e immediatamente si procede con l’applicazione della prima mano di NAUTILUS Epoxy Primer. Quando non si dispone della possibilità di sabbiatura, è importante procedere alla pulizia o con moletta a disco flessibile o con trapano che porta montata una tazza metallica. E’ importante assicurarsi che questi attrezzi, non lucidino la superficie quando sono impastati e in ogni caso è consigliabile che finito il lavoro con gli attrezzi, si passi ad una carteggiata a mano con carta 60-80 per graffiare il metallo ora pulito, per assicurare una migliore adesione.
NAUTILUS Epoxy Primer, è un primer epossidico polivalente, a solvente, con grande spettro di azione e utilizzabile per vari lavori e in vari cicli di lavorazione, esplicando sempre, come risultato finale, il massimo della sua valenza protettiva.
Applicato direttamente e in tempi brevi su metallo sabbiato o fortemente discato-spazzolato, forma una barriera contro l’umidità dell’aria che darebbe luogo agli ossidi, bagna perfettamente e profondamente con una perfetta impregnazione di tutta la parte da proteggere, trasportando nelle micro-porosità del metallo, anche i pigmenti anticorrosivi e passivanti con cui è formulato.
NAUTILUS Epoxy Primer è bicomponente con rapporto di miscelazione (3:1 a volume; 100 g + 20 g a peso) e durata della miscela di circa 8 ore a 18°C.
Nella stessa giornata (con temperature di 18°C), sarà possibile applicare (dopo 6/8 ore) la seconda mano di NAUTILUS Epoxy Primer (nel periodo invernale è consigliabile applicare una mano al giorno) quando essiccato e prima dei 30 giorni (altrimenti è indispensabile carteggiare finemente) 2 mani successive di C-systems 10 10 CFS. Questa protezione, avrà ricoperto uniformemente “caramellando”, tutte le superfici e il C-systems 10 10 CFS avrà formato una barriera molto protettiva anche sulla parte frontale del bulbo, la più soggetta a tensioni, logoramenti e colpiture.
Ora potremo”tirare” a lucido tutto il bulbo, facendo una stuccatura a spessore (di almeno 500 micron medi) con Nautilus Epoxy LIGHT o FINE Filler. Questi stucchi, di grande qualità intrinseca, offrono una facilissima applicazione, colmano tutti gli avvallamenti, uniformano la superficie del bulbo raccordando tutte le parti che la più buona fusione non potrà mai fare. InoltreNautilus Epoxy LIGHT o FINE Filler sono in grado di offrire un’ulteriore garanzia di successo a tutto il nostro lavoro, perché rafforzano la barriera al passaggio dell’umidità. A stuccatura e carteggiatura terminata, si proteggerà ulteriormente il lavoro con ulteriori 2 mani di C-systems 10 10 CFS additivate con A 20 seguite da NAUTILUS Epoxy Primer e la prima mano di antivegetativo. La seconda mano di antivegetativo potrà essere applicata alcuni giorni prima del varo.

 

A sinistra la seconda mano di stucco con spatola liscia, a destra ancora la prima mano applicata con spatola dentata.

 

LA CARENA PIU ' LISCIA  

La stuccatura con spatola dentata (vedi listino e illustrazione), è consigliabile anche per la carena, per ottenere risultati di omogeneità nello spessore, grande effetto estetico finale e.... risparmiare tempo e fatica. Lo stucco, applicato con questa spatola, formerà come un’aratura e noi potremo lavorare velocemente nella ricopertura della superficie e gli eccessi che deborderanno dalla spatola, saranno nuovamente ripresi da un’altra spatolata.
A ricopertura di una superficie di circa 2 metri quadri, riuniremo dall’alto verso il basso la superficie stuccata, dando un unico verso alle “rigature” e poi ripartiremo per una superficie nuova. Procederemo così fino alla completa ricopertura e l’aspetto finale di questo nostro lavoro, ricorderà un campo arato pronto per la semina.
Ad essiccazione avvenuta (dalle 12 alle 24 ore e circa 2 ore con i tipi fast) con un pezzo di legno ben piallato della lunghezza di circa cm. 30 e con una carta vetrata da orbitale con grana grossa (40-60), usando un morale di legno alla maniera di una pialla da falegnami, “pialleremo” livellando, tutti i promontori in eccesso di stucco che abbiamo fatto sul bulbo e sulla carena. In poco tempo (3 ore circa), riusciremo a ragguagliare e lisciare tutta la carena e il bulbo di un’imbarcazione a vela di 11 metri ft., avendo la certezza di avere creato un sottofondo omogeneo e compatto. Una spolverata, una bella carezza sull’opera viva della nostra bella barca per controllarne l’omogeneità e assicurarsi del lavoro sin qui fatto.
Abbiamo carteggiato solo l’eccedenza, senza promontori o avvallamenti tipici delle applicazioni con le spatole lisce e tutto questo senza carteggiare e “mangiare” chili di polvere. Ora siamo pronti per la seconda applicazione dello stucco, quella che colmerà i solchi fatti precedentemente. Si userà qui la spatola liscia e l’applicazione dello stucco, dopo avere pulito bene la superficie, risulterà subito omogenea. Avremo le punte dell’ “aratura” che ci faranno da guida e ci permetteranno di fare tutta la pressione necessaria senza possibilità di applicare se non la giusta quantità di stucco. Inoltre le attaccature tra spatolata e spatolata, potranno essere così lievi che quando passeremo la mano sulla seconda applicazione, ancora prima della carteggiatura finale, le imperfezioni che troveremo saranno veramente insignificanti e con ancora una mezz’ora di lavoro saranno eliminate, questa volta usando carta 140-160. E’ importante tenere presente che lo stucco Nautilus Epoxy FINE Filler, come Nautilus Epoxy LIGHT Filler dopo circa 48 ore, necessitano per essere sovrapplicati, di carteggiatura. Nel caso della prima applicazione con spatola dentata, trascorso questo periodo di tempo, è necessario che oltre alla carteggiatura per spianare la superficie, sia fatto anche un passaggio con spazzola di ferro nel verso della rigatura, per facilitare l’aggrappaggio della mano successiva.
E’ comunque preferibile che per la carena e il bulbo siano rispettati quando possibile i tempi, in maniera che, le varie mani di prodotto, leghino tra loro chimicamente non avendo ancora compiuto la reticolazione finale. Nel caso siano trascorse le 48 ore, dopo il passaggio con la spazzola metallica è consigliabile anche una mano “tirata” di C-systems 10 10 CFS seguita, a ruota, dalla mano di stucco con spatola liscia.
E’ interessante notare che: data una certa superficie, con i prodotti sopradescritti e si voglia ottenere un risultato “X”, un Operatore esperto impiega circa 10 ore.
La stessa superficie con gli stessi prodotti e con lo stesso Operatore che di buon grado accetti i nostri suggerimenti, applicando lo stucco con la spatola dentata e ottenendo un risultato del 15% superiore a “X”, impiega circa 4 ore. Se lo stesso lavoro, con gli stessi prodotti e con risultato finale “X”, viene eseguito dal Proprietario, questi impiega circa 8 ore.
Una considerazione a parte merita l’attaccatura del bulbo allo scafo, perché in questo punto ci sono sempre dei piccoli movimenti causati dalla concentrazione altissima del peso del bulbo e dall’elasticità della “pancia della nostra barca”, che danno luogo a qualche screpolatura nella protezione antivegetativa e infiltrazioni di umidità nella giunzione. Nonostante ci siano vari “disegni” di attacco che prevedono “fughe” riempite con gomma (polisolfurica o polyuretanica - non siliconica perché si stacca e non è verniciabile) il problema si affronta sempre con risultati non certi. Sarà opportuno qualora si giunga alla rimozione del bulbo per il controllo dei tiranti, far sì che la protezione anticorrosiva sia estesa anche nella parte di contatto e di attacco. Per la parte di attacco, dopo la protezione anticorrosiva, è importantissimo prima della fase di tiratura dei perni, spalmare bene con stucco epossidico
Nautilus Epoxy LIGHT Filler, che colmerà tutte le parti non perfettamente combacianti e farà una congiunzione perfetta. Il buon serraggio dei perni e la loro corretta funzionalità aiuteranno a risolvere il problema, perché l’eccesso di stucco, sarà forzato a fuoriuscire e quello che rimane “bacerà” perfettamente. Un’attenzione particolare la vogliamo riservare al bordo di uscita del bulbo e del del timone. Molte di queste appendici terminano in maniera arrotondata; non è corretto. Trascinano acqua, formano rigurgito e fanno durare più fatica alla barca. Allineate con la spatola dello stucco il lato destro e sinistro e poi pareggiatele per testa formando così una coda tronca. Carteggiate e rifinite ancora con stucco per gli angoli ben vivi. La barca andrà meglio e se controllate quelle che “corrono” possono essere solo così.

vedi altri prodotti linea NAUTILUS

 

La prima mano di stucco epossidico applicato con spatola dentata.

 

La seconda mano di stucco epossidico applicato con spatola liscia.

 

Cliccare sul grafico per ingrandire

il diagramma delle fasi della stuccatura

 

 

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