1)
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Perché non si deve diluire il 10 10 CFS
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Nella applicazione
della resina C-Systems 10 10 CFS certe volte
si è consigliati (evitare sempre i cattivi consigli ... anche quelli
di radio-banchina) di allungare il 10 10 CFS con qualche solvente
o con alcool. E peggio che allungare lo Champagne con acqua!
La resina così diluita perde caratteristiche meccaniche, una parte
del solvente resterà intrappolata nello spessore del film o sotto
il film e mentre tutto sembrerà perfettamente a posto ai primi
caldi o al sole dellEstate potremo constatare la morbidezza
e il rammolllimento del lavoro fatto. Allaumentare della temperatura,
infatti, i solventi intrappolati aumentano di volume e la resina che non
ha più le caratteristiche primarie perché è stata
inquinata, sciupata, non riesce a esprimere le proprie caratteristiche
meccaniche. Come fare allora per impregnare più profondamente
il legno che vogliamo proteggere? Quando il legno ha il corretto tasso
di umidità, eguale o inferiore al 12 - 15% come previsto dai vari
Registri Navali riscaldare leggermente la superficie del legno (se in
Inverno col Phone dei capelli con moderata aria calda) perchè così
facendo laria si dilata aumenta di volume ed esce dal poro del legno).
Poi con il C-Systems 10 10 CFS (anche quello con una temperatura intorno
ai 18 - 20°C pennellare abbondantemente la superificie e di seguioto,
con lo stesso phone, questa volta ad aria fredda, passare più volte
sulla resina applicata. Questo lavoro fluidifica ancora il C-Systems 10
10 CFS senza abbreviarne il periodo di pot-life (durata della miscela
- come degustare un gelato andando in scooter a 40 allora!) il legno
che ha meno aria perché precedentemente riscaldata e dilatata,
riuscirà a bere una maggiore quantità di resina.
Questo lavoro è particolamente importante soprattutto negli angoli
e anche in tutte quelle parti dove il legno presenta le fibre per testa.
E consigliabile dopo lassorbimento del legno e con la resina
ancora fresca ripetere loperazione fino a rendere la superficie
perfettamente impregnata e satura per la lavorazione successiva avendo
la certezza che quello che abbiamo fatto è quanto di meglio e che
ci darà, sempre, la massima soddisfazione e affidabilità.
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2)
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L'umidità danneggia il legno
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ll legno è
un materiale naturale, formato da una miriade di cellule filiformi, con
pareti sottili, che hanno la funzione di trasportare la linfa durante
la crescita e il ciclo vitale. La miriade di canali che una volta trasportavano
la linfa ora formano un moderno fascio di tubi che hanno una
resistenza alla compressione veramente eccezionale.
Il legno nella stagionatura perde umidità (peso) fino ad arrivare
ai requisiti richiesti dai registri navali (LLOYDS, R.I.Na, BUREAU
VERITAS ecc. ecc.) che stabiliscono il contenuto in una percentuale eguale
o inferiore al12 - 15%. Quando arriva a questi valori si ha la maggiore
resistenza alla fatica e stabilità dimensionale (non si muove,
non si spacca, non gonfia).Se il legno aumenta di volume ha assorbito,
nuovamente, umidità, se il legno diminuisce di volume ha perso
umidità. Se questi movimenti del legno vengono fatti quando col
legno abbiamo costruito la barca é evidente che portano danno alla
barca mostrando movimenti e spaccature insieme alla perdita di resitenza
e di durata.
Come riferimento un legno, asciutto (12%), che ha una resistenza di X
kg,
con umidità intorno al 45% perde circa il 50% dell sue caratteristiche.
Per mantenere il legno nelle condizioni ottimali di stagionatura è
importante (indispensabile) fare un ciclo di protezione. Prima delleffetto
cosmetico dei vari prodotti venicianti la migliore protezione
è lapplicazione della resina epossidica come il C-Systems
10 10 CFS. usata come colla al posto delle viti e dei chiodi (quindi il
legno non sarà forato né con i buchi si faranno vie dinfiltrazione)
sia come mano di fondo e protezione al posto di materiali del passato
come minio e biacca. Il legno, come tutti i materiali ha degli inconvenienti,
ma oggi si ripara con trattamenti semplici, sicuri e affidabili.
Qualcuno può obiettare che le barche fatte tanto tempo fa hanno
usato proprio quei materiali... certamente ma anche il sottoscritto che
è nato tanto tempo fa è stato... fasciato come si usava
allora, come una mummia (evito di dire come un salame, anche se
molti lo pensano). Oggi, si nasce ancora come una volta ma non si usa
più quella tecnica desueta e superata di fasciare i neonati. Chi
ha orecchi per intendere... intenda!
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3)
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Quanta acqua contiene il legno?
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Le carene delle imbarcazioni
in legno, vela o motore, sono soggette ad assorbimento di acqua. Laumento
del tasso di umidità in carena oltre i limiti massimi previsti
dai Registri Navali (12 - 15%) comporta sommariamente i seguenti problemi:
minore resistenza alla fatica, difficoltà di ancoraggio delle pitture
e ridotta aderenza delle pitture applicate, possibilità di marcimento
e di attacco da microorganismi ecc. ecc.
Il quantitativo in peso di acqua assorbità non è rilevante
ai fini della minore velocità dellimbarcazione e allora come
mai diciamo che quando una carena è zuppa di acqua
è molto più lenta? Oltretutto questa considerazione è
avvalorata dal fatto che appena fatta carena la barca a motore ha qualche
miglio in più di velocità e quella a vela risulta più
scattante. Indipendentemente dalla qualità dellantivegetativo
il primo piccolo quantitativo di acqua assorbito dal legno gonfia leggermente
la superficie rendendola non più liscia come appena messa in acqua
ma leggermente gommosa e deformata così che i moti
laminari dellacqua da ordinati divengono turbolenti
scomponendosi e creando micro vortici che tolgono qualcosa, in termini
di velocità, alla nostra barca. Se vogliamo considerare il quantitativo
di acqua contenuta in una carena di legno massello, poniamo con opera
viva di circa 40 mq (una barca a vela o motore sui 10 -11 mt) con spessore
del fondo di 18 mm., dobbiamo prima calcolare il volume di legno usato
che corrisponde a mq 40 x spessore 0,18 mm = 0,72 mt.cubi. Con i parametri
previsti da Registri i litri di acqua massima fisiologici sono, nel volume
di legno della nostra barca da 79,2 sino a 85 che possono essere considerati
tranquillamente kg. con una approssimazione di 0,0... Quando invece la
nostra carena denunzierà umidità relativa in carena ben
oltre il 15% massimo consentito e sarà del 100% (oltre 6 volte
di più) il quantitativo di acqua nella nostra carena non sarà
complessivamente più di 144 litri o kg quindi con una differenza
che varia da 64,8 a 59 lt o kg. E pensabile allora che la nostra
barca, solo per laumento di questo peso perda in prestazioni di
velocità?
Un esempio di paragone, con i dovuti limiti può essere quello di
percorrere in auto una strada a velocità sosteneuta e il fondo
stradale sia nella prima parte liscio come si conviene e nella seconda
ipotesi sia a pavè. Seppure perfettamente allineato e ben montato
non ci permetterà mai di esprire tutta la velocità anche
quando il motore eroga il massimo di potenza. Infatti il legno con quella
umidità maggiore assorbita gonfia subito la superficie
esterna e toglie, seppure in pochi micron qualla linearità superificiale
che aveva fatto il costruttore.
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Legno
di latifoglia
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4)
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La convenienza del 10 10 CFS
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La resina epossidica
interviene come base in molti prodotti vernicianti. Quando è pura,
senza solventi, ha tra le maggiori caratteristiche di essere un eccezionale
adesivo strutturale e di non disperdere solventi nellaria. Nella
formulazione della resina epossidica, come C-Systems
10 10 CFS, si sono ottenute altre caratteristiche come facilità
di pennellabilità, possibilità di mescolarla con additivi
per ottenere stucchi di varie densità, pesi, e facilità
di lavorazione. Nella valutazione dei costi il prezzo della resina epossidica,
in questo caso il C-Systems 10 10 CFS deve essere diviso, quando viene
usato come coating - pittura di fondo o di protezione, per il numero di
metri quadri e lo spessore che si ottiene.
Per le vernici vale la stessa misurazione ma dobbiamo porre attenzione
tra il film bagnato (appena dato, wet-film con il film secco dry-film)
perché nella media dei prodotti vernicianti la resa del fil secco
varia da circa il 40 al 60% del film bagnato, vale a dire che la parte
solvente, quella che evapora (e che inquina) non forma spessore, non forma
protezione e quindi non difende il materiale che noi stiamo lavorando.
Quindi se dovremo fare uno spessore come i 100 micron del C-Systems 10
10 CFS probabilmente dovremo applicare, magari carteggiando tra mano e
mano, almeno 3 o 4 mani! Questo in linea generale per comprendere come
mai anche se sembra di spendere di più per il C-Systems 10 10 CFS
quando si fanno i confronti con gli spessori e la resa pratica, oltre
alla maggiore resistenza cè anche una notevole convenienza
economica.
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5)
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I problemi della bassa temperatura
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Le ragnatele e le
zampe di gallina sul gelcoat possono essere eliminate con lapplicazione
di Deco-deck. Il maggior numero di volte Deco-deck è applicato in proprio (do it yourself).
La maggior parte dei lavori viene fatta nel periodo primaverile poco prima
di ricominciare le uscite e una percentuale minore in autunno. Il Deco-deck è una pittura allacqua, e per asciugare perfettamente ha
necessità di condizioni atmosferiche più ottimali di quelle
che si possono tollerare con vernici a solvente. Questo, perché
la tensione superficiale dellacqua (e anche il peso specifico) è
superiore a quella di un solvente.
Un inconveniente riscontrato più volte è che durante la
nottata, diversamente dalla buona temperatura del giorno, il termometro
scende di molto, blocca il Deco-deck e anche quando torna la buona temperatura
i danni fatti dalle basse temperature tendono a ridurne le caratteristiche.
Questo avviene con tutti i prodotti vernicianti e anche con le resine
epossidiche ma con le vernici allacqua è maggiormente sentito
perchè levaporazione è molto più lenta e lacqua
tende a congelare. Quindi nella lavorazione cercare, come quando si parte
in crociera, di studiare un periodo di tempo buono che eviti completamente
le gelate e in caso dubbio aspettare, in Primavera qualche settimana di
più per fare questo importante lavoro. Il danno conseguente alla
bassa temperatura ha come conseguenza una minore resistenza con spolvero
del pigmento durante i lavaggi intesi e/o nelluso. Un
altro consiglio è quello di applicare mani sottili per una facile
evaporazione.
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6)
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L'importanza della carteggiatura
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È importantissimo
che il legno sia pefettamente preparato ben avviato come dicono
gli addetti perché la vernice trasparente o lo smalto non riusciranno
mai a coprire le magagne del lavoro mal fatto.Lo spessore della vernice
sarà al massimo 200 o 300 micron (meno di 1/3 di mm) e non coprirà
i difetti o i brutti allineamenti della lavorazione precedente. Altrettanto
vale per la smaltatura. Se le parti metalliche sono state lavorate male
anche un buon strato di stucco, allocchio esperto rileveranno sempre
dei lavori approssimativi.
E allora visto che dobbiamo carteggiare facciamolo con amore
così la nostra barca sarà più contenta, noi impiegheremo
meno tempo e saremo più partecipi del lavoro fatto e fieri quando
ci faranno i complimenti.
Intanto è importante usare carte brasive, ad asciutto o bagnato,
con la grana consigliata e se si deve fare uno strappo alla regola meglio
leggermente più fine.
Non pigiare troppo e non offendere gli angoli perché
la vernice lì è anche più sottile. Quando
si tratta di vernici trasparenti le superfici difficilmente sono estese
e allora ricordate che carteggiare a mano è più redditizio
che farlo a macchina. Fatelo sempre nel senso della vena e solo con grana
superiore a 500 potete andare contro vena senza rigare il legno. In molti
casi, specialmente nellultima mano, alcuni usano spugnette leggermente
abrasive. Vanno benissimo però se cè un granellino
attaccato... le spugnette ci gireranno sempre intorno; meglio una grana
500 e aiutarsi con la mano libera per sentire le impurità. Cambiate
carta spesso perché riasparmierete tempo denaro e farete il lavoro
meglio.
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7)
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Le temperatura di essicazione
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Quando si fa riferimento
ai tempi di catalizzazione o di essicazione di un prodotto, anche se non
esplicitamente indicato si fa riferimeto ad una temperatura di 18 - 20°C.
e una umidità dellaria di circa il 70%.
E buona norma considerare che laumento di 10° vuol dire
ridurre della metà i tempi di essiccazione (e di utilizzo) mentre
labbassamento di 10° vuol dire il raddoppio dei tempi di utilizzo
e dei tempi di essiccazione. Quando si fa riferimento che alcuni prodotti
non devono andare in acqua (questo vale per tutti i prodotti vernicianti)
prima di 7 gg. si deve sempre tenere presente che quel lasso di tempo
è valido se le temperature sono state mediamente di 20° tra
giorno e notte.
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8)
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Lo
smalto e come lo si prepara
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La qualità
dello smalto due componenti Nautilus viene sottolineata anche dalla possibilità
di applicazione sia a pennello che a spruzzo. E da tenere presente
che tutte le applicazioni a spruzzo vaporizzano un buon 50% di prodotto
(disperso nellaria) mentre quando si applica a pennello, eccetto
qualche goccia che va per terra tutto il prodotto viene messo a protezione
della nostra barca. Questo si traduce in un maggiore spessore e una lucentezza
più profonda a parità di materiale usato. Ma non è
tutto qui. Molte volte, nelle applicazioni a spruzzo, parte vola via a
posarsi su altre barche o auto in sosta nei dintorni e allora in ogni
fase di questa lavorazione si deve spendere parte di tempo a non creare
danni alle altre barche. Lapplicazione a pennello, coadiuvata dalla
stesura dello strato di smalto col rullo ha bisogno di unaccettabile
manualità e la voglia di crederci. E disponibile il nuovo
video DVD dove si presentano i vari suggerimenti per giungere ad un risultato
deccellenza. Tutto questo è confermato dai risultati conseguiti
dai nostri Clienti che sono letteralmente scoppiati di felicità
per il risultato che hanno ottenuto. La gamma dei colori comprende due
punti di bianco, giallo, blu scuro, rosso bandiera, nero e verde scuro.
E possibile ottenere tutti gli abbinamenti corretti con la linea
di galleggiamento e i vari colori di antivegetativo. Nautilus Polyurethane
Enamel oltre a potere essere applicato anche su prodotti precedenti monocomponenti
è idoneo per legno, vetroresina, ferro, alluminio, ferrocemento.
La miscelazione dello smalto e della vernice 2 componenti.
Si miscela il quantitativo necessario (disponiamo dei bicchieri graduati
con i vari rapporti) , si mescola molto bene e poi si fa riposare per
almeno dieci minuti. Dopo questo tempo si aggiunge, se applichiamo a pennello
o a rullo circa il 15-25% di diluente Nautilus Polyurethane Thinner, si
mescola ancora bene e si applica immediatamente. Se applicato a spray,
la quantità di diluente sarà intorno al 20-35%.
La superficie da pitturare, appena mescolato e nei dieci minuti dattesa,
sarà stata ancora una volta spolverata... passando sopra il nostro
panno antistatico... facendo una leggera pressione. Lapplicazione
rullo pennello va intesa così: si applica a rullo correttamente
bagnato e dopo 2 o 3 rullate affiancate su una superficie
di circa 1/2 mq. Il pennello sarà necessario per le parti non accessibili
al rullo. Con temperature alte è conveniente diluire ancora di
una piccola percentuale lo smalto.
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9)
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E'
più semplice riverniciare sul bello
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Le vernici trasparenti
come SPINNAKER e NAUTILUS
rappresentano il massimo della protezione e della facilità di applicazione
ma dobbiamo considerare che gli stress che subisce il legno sotto il sole
sono ben maggiori di quanto sopporta lo stesso legno verniciato con smalti
di colore chiaro. E importante, per mantenere il legno nelle massime
condizioni, che quando si presentano colpiture, abrasioni, ecc. o per
qualsiasi motivo si noti un decadimento del film di vernice si intervenga
in tempi brevi per la riparazione e, se necessario, anche per una nuova
protezione totale. Infatti se da una parte la vernice trasparente può
considerarsi più delicata è anche vero che il suo mantenimento
stagionale si presenta di facile attuazione. Il nostro tipo SPINNAKER
GOLD FASHION , per esempio, non necessità di carteggiatura tra
mano e mano con un risparmio di tempo fino al 70%, ed è vero. Morale:
un intervento stagionale, quando la vernice e il legno si presentano ancora
bene è consigliabile rispetto a un lavoro ritardato nel tempo che
comporterebbe legni sciupati e necessità di rifare il lavoro anche
ripartendo da zero. Una ulteriore possibilità è per le parti
danneggiate o per i legni deteriorati di dare una o due mani di SPINNAKER
Wood PROTECTION . Così facendo fermeremo immediatamente il
decamdimento ulteriore del legno .
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10)
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Sempre vicino alla tua barca
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Se hai difficoltà
a trovare i prodotti della nostra linea, ti offriamo il servizio di consegna
a domicilio, (sempre in porto franco) anche per pezzi singoli. Basta una
telefonata, meglio il fax o le-mail così si evitano possibili
errori. Anche se la merce viaggia a rischio e pericolo del Comittente
(come previsto dalla Legge) noi ci assumiamo lonere, in caso di
rottura totale e parziale di reintegrare il materiale.
Per far questo è però indispensabile che al momento della
consegna accertiate la perfetta integrità del materiale, anche
con lapertura di fronte al Corriere delle scatole (è un Vostro
diritto - potrebbero averle battute violentemente pochi istanti prima
e laspetto delle scatole risultare perfettamente integro ancora
per mezzora) e nel caso contrario fare la riserva scritta sulla
ricevuta del Corriere. Con linvio a mezzo fax della copia della
riserva fatta al Corriere saremo in grado, molte volte nella stessa giornata,
per il nuovo inoltro del materiale facendoci carico noi della pratica
assicurativa e tutto quanto ne consegue. E importante allindirizzo
che ci date per la spedizione, nelle ore di ufficio, sia reperibile qualcuno
per le consegne; il Corriere passa una volta e poi bisogna pagare le soste
e andare a ritirare personalmente. Se cè questo rischio meglio
chiederci un fermo Corriere e noi Vi avviseremo della spedizione affinché
a colpo sicuro possiate ritirare quanto ordinato per la Vostra barca.
I Corrieri con i quali collaboriamo sono:
per le piccole spedizioni (uno o due colli) TNT Global Express - TRACO
per le spedizioni maggiori ARCO Spedizioni.
vedi
pagina ordini
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11)
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Meno
male che ho ancora la barca...
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Se si valuta con attenzione
quanto tempo navighiamo e quanto ne passiamo a districare lavori di manutenzione
ordinaria e straordinaria, potremmo anche considerarci, benignamente,
un po' folli.
E non finisce qui. Ci sono anche apprensioni per il cattivo tempo con
la barca sola in porto, contraddizioni e lentezze burocratiche che dobbiamo
sopportare e tante cose ancora.
Eppure qualcuno che ha cantato vittoria per averla venduta, poi è
stato visto, tristemente felice, passeggiare sulla banchina, libero da
impicci ma legato ai ricordi di quella sincera e generosa amica.
E allora ben vengano i crucci e i lavori e facciamoli bene come sempre
che faremo più bella figura.
E importante conoscere le opportunità che sono a portata
di mano. È facile vedere un difetto sulla tuga o sulla cabina e
ritoccarlo prontamente, ma la carena quando va bene, la vediamo una volta
lanno, per pochi giorni e in tutta fretta, perché cè
tanto da fare. È indispensabile rendere la carena bella e affidabile
come tutta la barca.
Quando i problemi sono le infiltrazioni dacqua, il marciume del
legno, il rifacimento del ponte, il calafataggio, la verniciatura, le
bolle dellosmosi e la lucidatura del gel-coat, la qualità
dei prodotti e le tecniche di applicazione hanno la massima importanza.
Tutti i giorni lavoriamo per farti lavorare meno e navigare di più.
Ormai è pronta. Abbiamo spostato anche le taccate per completare
lantivegetativo e il carroponte la sta imbragando. Piano per cortesia
... e attenzione alle fasce che Lei, così goffa in terra, tra poco,
nel suo elemento naturale tornerà a muoversi come ballerina, incedendo
con grazia consumata in movimenti antichi come il tempo.
Telefonaci per la tua barca. Le nostre esperienze sono a disposizione
per essere confrontate con le tue necessità.
Se hai difficoltà a reperire i prodotti della nostra linea ti offriamo
il servizio di consegna a domicilio con la possibilità di accedere
ad una linea importante anche per pezzi singoli.
Se passi da qui vicino fermati. Sarai nostro ospite e parleremo di barche,
di mare, di lavori... davanti a un caffè, un gelato o un piatto
di pesce.
Buon lavoro....
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12)
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Prima di Cominciare
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Articoli di uso quotidiano
in casa, riportano simboli di rischio e pericolo con richieste di attenzione
durante luso.
Le nostre confezioni riportano i rischi del materiale contenuto come corrosivo,
nocivo, irritante, tossico, infiammabile ecc.
Alcuni soggetti sviluppano allergie nei confronti di alcune sostanze.
Lallergia è un'alterata e spontanea reattività dellorganismo
a certe sostanze. Se si ha questo disturbo è quasi certo che anche
nel futuro un minimo contatto o inalazione riproduca il problema. E
indispensabile ricorrere alle cure mediche per circoscrivere questo fastidio.
Oltre ai rischi va considerato anche lambiente di lavoro, che, se
al chiuso, deve essere ben ventilato. E sempre prudente proteggersi con
una maschera respiratoria adatta per evitare di respirare i vapori dei
solventi e le polveri.E' consigliabile, come igiene di buona maniera,
bere un bicchiere di latte intero (non magro o parzialmente scremato)
prima di iniziare queste fasi di lavorazione. Indossare abiti comodi e
adatti per il lavoro, proteggersi le mani con guanti monouso e se necessario
guanti resistenti ai solventi. In caso di contatto con gli occhi e le
mani lavarsi abbondantemente con acqua corrente e rivolgersi, se necessario,
al medico mostrandogli letichetta della confezione. Evitare di fumare
e mangiare sul posto di lavoro e durante l'uso dei prodotti. Lavarsi bene
la mani prima di andare alla toilette. E altrettanto importante
usare attrezzi elettrici ben protetti, senza fili scoperti e per la buona
riuscita del lavoro nel periodo invernale, si faccia molta attenzione
alle temperature del prodotto che stiamo usando (evitando linerzia
termica accumulata durante la notte) e alla temperatura del supporto stesso
(la parte che vogliamo proteggere o pitturare).
Per ovviare a questi inconvenienti, molte volte è sufficiente un
phone ad aria calda, un termoventilatore o un termosifone ad olio, con
i quali si possono intiepidire i prodotti (togliendo il tappo per la fuoriuscita
di pressione) moderatamente e omogeneamente. Si deve inoltre stemperare
la superficie da trattare eliminando il freddo e i residui di umidità
accumulati durante la notte. Mantenere con rapidi passaggi di aria calda,
le condizioni necessarie per una buona essiccazione. Prestare attenzione
ai diluenti, perché quantitativi non corretti o non idonei, possono
causare inconvenienti di lavoro. Assicurarsi sempre che le superfici siano
pulite, prive di grassi, cere, paraffine. Nelluso delle resine epossidiche,
nel dubbio di quanto tempo sia passato dallapplicazione o per la
presenza di tipica untuosità superficiale (blush amine) è
sempre prudente dare una carteggiata intermedia dopo aver spugnato la
superficie oppure carteggiare a bagnato. E importante che il prodotto
giusto vada al posto giusto. Le nostre confezioni recano consigli di applicazione
per ogni articolo e la loro destinazione, ma in caso di dubbio, una telefonata
presso il Rivenditore o ai nostri uffici, può fare risparmiare
tempo e denaro.
Siamo a disposizione della tua barca.
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13)
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Il legno a vista
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Le imbarcazioni con
il legno a vista suscitano sempre grande ammirazione. In un Cantiere il
Costruttore, con i suoi Uomini, metteva in opera lultimo strato
del fasciame, quello esterno, senza la necessità di bucare le tavole
per mettere le viti. A una quantità considerevole di morsetti (o
come alcuni li chiamano, sergenti) era stata tagliata la parte terminale
lasciando solo la morsa e metà fusto, che, dove tagliato, era stata
saldata una piastra con due fori.
La piastra, solidale col morsetto, è fissata con 2 viti al fasciame
sottostante e la tavola di longitudinale a vista presentata
e immorsettata in posizione, per il tempo necessario che la colla epossidica
lavori perfettamente. Si rimuove la piastra e il morsetto,
si riempiono i fori delle viti con una caviglia e la resina epossidica
... e si procede per la tavola successiva e così per tutta la fiancata.
Bravi.
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14)
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Punto di rugiada, kappa termico, e.....microclima
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Se prendiamo una mela
dal frigo e la poniamo su un tavolo o la nostra scrivania di lavoro, per
lo sbalzo termico, dopo pochi minuti, la superficie della mela si inumidisce.
Se la tocchiamo con un dito o passiamo sopra un fazzoletto di carta potremo
valutare che la presenza di acqua é consistente. Questo
fenomeno viene indicato come PUNTO DI RUGIADA. Questa reazione
fisica, in una barca posta allesterno, si ha in maniera naturale
in particolari periodi dellanno quando accumula freddo
durante la notte (generalmente le minime si raggiungono in quelle ore)
e poi il sole e la temperatura più calda (raggiunta velocemente)
danno luogo ad un simile risultato. Le pitture o le resine che fossero
messe in opera anche se appariranno di buona applicazione daranno in un
futuro più o meno breve grossi difetti di risultato o addirittura
la delaminazione del ciclo di lavorazione. Materiali come ferro, ghisa,
piombo, acciaio, alluminio vetroresina evidenziano il punto di rugiada
più facilmente che non il legno massello o legno compensato. Questo
è in dipendenza del kappa termico di questi materiali. Il kappa
termico (K) é la caratteristica che hanno tutti i materiali (quelli
sopra indicati che ci interessano particolarmente perché fanno
parte della nostra barca) di accumulare e cedere inerzie termiche (calde
o fredde).
Lumidità Relativa (U.R.) dellaria è unaltra
variabile che partecipa ad esaltare o diminuire il fenomeno del punto
di rugiada. In molti casi non potendo sistematicamente lavorare con temperature
basse i Cantieri si sono attrezzati per riprodurre ambienti condizionati
(microclima) il più vicino alle richieste dei produttori di pitture,
resine ecc.
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15)
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Nell'applicazione del tessuto negli angoli
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Nellapplicazione
del tessuto gli angoli, dove viene applicato,
devono essere raccordati con i filetti, fatti per esempio con Microfiller
powder, perché il tessuto non faccia cerniera e trovi
lì il suo punto debole. Lo stesso vale per gli spigoli; devono
essere stondati altrimenti non aderisce bene e tende a fare delle bolle.
In un millimetro cubo
il Microfiller Powder (con la resina C-systems
10 10 CFS) crea da 5.000 fino a 15.000 cellule non comunicanti che
isolano perfettamente dallacqua e dallumidità.
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16)
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Sui gommoni é bene che....
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Quando il gommone
mostra qualche segno di stanchezza e i nastri coprigiunto, la maniglia,
lattaccatura della tela tendono a mollare un rimedio efficace, affidabile
e di pronta riparazione consiste in questo: pulire alzando le parti che
si stanno staccando leggermente fino a trovare la parte buona. Carteggiare
finemente con carta 100 - 120 e togliere accuramente la polvere.
Delimitare con nastro adesivo le parti da trattare.
Applicare sulle parti interessate una leggera pennellata di C-Systems
10 10 CFS e dopo qualche minuto asciugare con un pezzo di straccio
o carta.
Applicare di seguito Nautilus Polyurethane
Sealant (o prodotto analogo) sulle parti facendo uno strato sottile
e omogeneo (se possibile farlo con una spatola dentata fine).
Congiungere le parti mettendole in leggera pressione affinché il
prodotto applicato mostri una fuoriuscita omogenea e lasciarlo così
per almeno una giornata o due (in base alla temperatura. Se si spruzza
dopra acqua, dopo la congiunzione della parti, si accellera il tempo di
asciugatura).
Buona navigazione.
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17)
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La pittura di sentina era grigia
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Molti anni fa, in
un lavoro su una barca a vela in finitura, si dovevano pitturare le sentine
e le piccole cambuse. Allora le pitture erano tutte oleosintetiche e i
pennelli, per i lavori non fini, venivano mantenuti nei barattoli con
acqua. Cercai il grigio di sentina finché lui aprendo
il barattolo più grande con una rimanenza, buttò dentro
gli avanzi di altri contenitori dei colori più disparati che comunque
non sarebbero serviti per fare un lavoro completo. Da questo miscuglio,
mescolato bene apparì, come venere dalle acque il famoso grigio
di sentina. Come dire la macedonia di frutta fatta con tutti i torsoli,
avanzati nei piatti, abilmente ripuliti o gli hamburger, durante il periodo
militare, con tutti i ritagli di carne tritati e messi insieme.
Nessuna contestazione al grigio. Purtroppo non è un colore visibile
e quando dobbiamo andare a lavorare in sentina o cercare qualcosa di importante
capita sempre che siamo in condizioni disagiate e con poca luce.
La pittura di sentina Nautilus Epoxy HB è
disponibile in bianco e giallo. Nautilus Epoxy HB è un prodotto
tecnico non casuale, ha una formulazione moderna adeguata ai tempi perché
è omologata anche per la pitturzione interna delle casse dacqua,
non contiene solventi, non ha odore e in caso di fuoco è ritardante
di fiamma e non emana vapori tossici in caso di incendio.
La maggiore luminosità si ha con il giallo (dicono sia il colore
dei folli) adottato da molti Fabbricanti di motori propio per evidenziare
problemi di tenuta delle guarnizioni, pompe e circuiti.
Il bianco é altrettanto valido e completa lofferta colori
ma se non cè abbastanza coraggio per colori così innovativi
... è disponibile anche il grigio chiaro (basta mettere una punta
di A 20).
Per lapplicazione su legno sgrassare, asciugare e pulire bene le
sentine. Applicare una o due mani di Nautilus Epoxy HB.
Per vetroresina sgrassare e carteggiare usando la spugna 3M dalla parte
ruvida la sentina. Asciugare e applicare una o due mani di Nautilus Epoxy
HB.
Per metalli preparare il fondo con Nautilus Epoxy Primer due seguito da
una o due mani di nautilus Epoxy HB. E indicatissima anche per le
colpiture e i graffi del gel-coat.
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18)
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Il timone in profilo compensa il tiro del giro dell'elica
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Le barche a vela hanno
timoni performanti (nella quasi totalità) perché sfruttano
il vento e sono, generalmente più vissute.
Sulle barche a motore, anche motoryacht importanti, capita di vedere timoni
che non sono in profilo. Cosa vuol dire? Che la superficie
del timone non risponde a quelle caratteristiche idrodinamiche che devono
tenere conto della velocità della barca. La non perfetta corrispondenza
del timone genera vibrazioni, richiede timoni più grandi, maggiore
potenza dei motori ... come una macchina che non ha un corretto CX e necessita
di più cavalli. Lusanza, poi, di mettere lo zinco proprio
sulla pala é perlomeno impropria.
Il motore quando montato singolo (non in coppia) per esempio su gozzi,
barche a dislocamento o plananti, genera, per effetto rotativo dellelica
una spinta a deviare dalla parte del senso di rotazione. Il timone deve
contrastare la spinta laterale con un leggero angolo, facendo perdere
velocità. Una maniera per rendere lineare landamento del
monomotore consiste nel fare un profilo più bombato su una faccia
del timone dalla parte opposta alla rotazione dellelica. Di quanto
deve essere questa bombatura e come farla?
Deve essere proporzionata alla superificie del timone, alla velocità
della barca e modificata usufruendo, anche, semplicemente di resina C-Systems
10 10 CFS e Microfiller Powder per aggiustarla di carenaggio in carenaggio
per arrivare alla forma corretta che appaghi completamente la voglia di
migliorare la nostra barca.
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19)
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La stuccatura trasparente
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Molte volte, sulle
parti a vista, è necessario intervenire con una stuccatura.
Il colore delle Microfibre naturali è
bianco crema e aggiunto al C-Systems 10 10 CFS è idoneo per stuccare
legni bianchi come il frassino, abete, acero ecc.
Quando il colore da ritoccare è diverso fare così:
Preparare con la carteggiatura un piccolo quantitativo, pulito, di polvere-segatura
dello stesso legno da stuccare. Mettere in un contenitore di plastica
del nostro kit o in un bicchiere di cartone circa metà di microfibre
naturali; aggiungere un piccolo quantitativo di polvere, carteggiata,
e mescolate bene ad asciutto. Quando la tonalità della polvere
è 3 volte più chiara del legno da stuccare fare una prova
preparando un piccolo quantitativo di C-systems 10 10 CFS e mettendo un
poco del "nuovo additivo". La proporzione degli ingredienti
è circa 5 parti di Microfibre naturali e 1 parte di polvere-segatura.
Mescolare bene fino a renderlo spatolabile e avvicinarlo al legno da stuccare;
se la tonalità è molto simile si può procedere certi
che la gradazione sarà, dopo la carteggiatura, perfettamente allineata
al colore del legno. Il rapporto, per ottenere la tonalità da stuccare
è circa 5 parti di Microfibre naturali e 1 parte di polvere-segatura.
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20)
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Seduta di un gozzo o pilotina
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La seduta di una vela
di un gozzo o di una pilotina se di vetroresina o di legno stanco
possono essere nobilitati o ricostruiti applicando sopra doghe di teak
massello con spessore che va da 5 a 8 mm. Nel primo caso, semplicemente
carteggiando e incollando con C-systems 10 10 CFS
con Addensante n° 2; nel caso di legno,
impregnando bene la superficie con C-systems 10 10 CFS e poi applicando
con la stessa resina adittivata con Addensante n° 2 o Microfibre Naturali.
Il comento sarà poi sigillato con NAUTILUS
Deck Seal, monocomponente e laspetto estetico e funzionale sarà
eccezionale nel tempo dando anche un valore aggiunto alla Barca.
Capacità richiesta per questo lavoro come fare una gassa damante
con le mani dietro la schiena.
Con C- systems 10 10 CFS è possibile fare nuovi ponti o ricostruire
i vecchi. Non è necessario mettere i tappi come si faceva una volta.
Il chiodo o la vite temporanei nel mezzo del comento tra i
due listelli saranno messi, per tenere in posa i nuovi legni lavorando
a cavaliere e inserendo la pressione sulle doghe nel mezzo
del comento. Quando dopo 24/48 ore il C-systems 10 10 CFS ha tirato
è possibile togliere i cavalieri e successivamente
calafatare i comenti. Tutto il lavoro sarà senza gli antistetici
tappi di coperta.
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21)
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Il compensato
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Molte volte nella
specifica tecnica di una costruzione o nel dimensionamento di mobili in
una imbarcazione, viene citato lo spessore del compensato e il numero
degli strati.
E buona norma da seguire quella di cercare di capire la qualità
del compensato. Se per esempio prendiamo un compensato di essenza di legno
marino con incollaggio omologato WBP (norma del LLOYDS
che certifica la resistenza e la qualità della colla marina usata
nellincollaggio degli strati) si potrebbe pensare di essere perfettamente
a posto... ma non è proprio così. Lo stesso spessore, essenza
di legno, e numero di strati di compensato e con la stessa specifica tecnica
(solo con laggiunta prodotto nazionale) si ha un costo praticamente
doppio a metro quadrato e anche, osservando un po più attentamente,
una qualità completamente diversa. In cosa consiste questa o queste
diversità? Intanto a parità di strati quello più
conveniente ha gli strati esterni estremamente sottili e quelli interni
molto spessi per cui risulta essere molto più fragile alla torsione
e alla flessione. Gli strati interni di alto spessore sono meno protetti
dagli strati esterni. Lumidità penetrerà più
facilmente e le fibre avranno un assorbimento maggiore di colla, resina
o pittura in fase di finitura... quindi alla fine costerà di più
per la messa in opera. Ha il vantaggio, a parità di spessore di
essere più leggero... ma è anche più fragile quindi
per avere la stessa resistenza dovremo aumentare lo spessore del compensato
e perdere ancora un po di quello che era il vantaggio del minor
costo iniziale. Questo tipo, generalmente presenta un maggiore numero
di slittamenti nella attaccatura dei fogli interni (che riducono
la qualità del compensato) e possono assorbire umidità capillare
che viene trasportata fino al punto che queste feritoie non
sono chiuse.
Il compensato più costoso, quello così detto
nazionale ha un colore leggermente più bruno a sottolineare la
migliore qualità del legno nella selezione della pianta, gli strati
di legno più uniforme, che vuol dire gli strati esterni anche di
maggiore spessore (quindi minore assorbimento di umidità superficiale
e minore necessità di colla per impregnare la superficie). Gli
incollaggi superficiali fatti con questo compensato avranno un carico
di rottura nettamente superiore, sopporteranno maggiori distanze tra i
supporti senza risultare fragili. Per avere una resistenza analoga al
compensato più conveniente si potrà ridurre
lo spessore, avvicinando così la spesa tra i due tipi, con sensibile
risparmio e un maggiore valore nel tempo dellimbarcazione oltre
un maggiore piacere...
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22)
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La
colla per il ponte
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La messa in opera
della coperta in teak, sulle moderne imbarcazioni (legno o
vetroresina) richiama il look del tempo passato ma con finalità
che sono quasi puramente estetiche. Infatti se pensiamo a una imbarcazione
in vetroresina, in composito o in legno, la coperta in teak è un
optional, un costo extra non proprio indifferente ma di grande
impatto estetico. La coperta rappresenta, nella quasi totalità,
anche un peso aggiuntivo che viene messo in opera con grandissima attenzione
alla perfezione estetica ma poco a quella tecnica. Infatti
basta fare qualche domanda e si scopre che la maggior parte sono messe
in opera con interposizione, tra la base e la coperta di teak con una
gomma. Questa tipologia di lavorazione che va bene per imbarcazioni in
metallo non è indicata per quelle di vetroresina, composito o legno.
La gomma non forma una giunzione monolitica ma per le proprie caratteristiche
nel punto di giuntura risulta essere elastica e la coperta
di teak avrà la sua resistenza non integrata al supporto
dove viene appoggiata. La barca risulterà più pesante e
il peso della coperta in teak non migliorerà che per una piccola
percentuale la resistenza del supporto. Per fare un esempio se la resistenza
del supporto vale 5 e quella della coperta vale 3 la gomma risulta il
punto debole di giunzione e non permette di avere la somma delle due resistenze.
Se la messa in opera viene fatta con resina epossidica come la nostra
C-Systems 10 10 CFS o C-Epoxy Tixo, la giunzione
non solo garantisce la somma delle due resistenze ma contribuisce ad innalzare
questo valore con le proprie caratteristiche e il valore raggiunge magari
9,5. A questo punto si può dire che nel caso di imbarcazioni in
legno o in vetroresina o composito quando vengono messe in opera le coperte
di teak la scelta della resina C-Systems 10 10 CFS o C-Epoxy Tixo, consente
a parità di resistenza di alleggerire gli strati di vetro della
coperta (quindi anche meno poliestere e minore lavorazione) o ridurre
lo spessore del compensato usato per la copertura dei bagli.
La nostra resina C-Systems 10 10 CFS o C-Epoxy Tixo garantisce una migliore
impregnazione delle fibre del legno e del supporto per una più
tenace presa strutturale-monolitica.
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23)
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Considerazioni
sul C-Systems 10 10 CFS
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Quando si mescolano
i prodotti a due componenti e in special modo la resina epossidica rispettare
sempre i rapporti di miscelazione giusti, a peso o a volume come riportato
dalle etichette. Mettere più o meno catalizzatore vuol dire sciupare
la miscela e compromettere il lavoro. Mettere del solvente nel C-Systems
10 10 CFS compromette la qualità della resina e del risultato
finale. Se avete quelche dubbio rivolgetevi al Vostro Rivenditore o presso
i nostri uffici prima di iniziare i lavori.
Utilizzare i recipienti del nostro kit. Sono in plastica di alta qualità
e riutilizzabili per moltissime, molte volte quasi allinfinito.
Non usate bottiglie tagliate di acqua minerale, barattoli del caffè,
bicchieri del gelato, altri contenitori dubbi ecc. ecc. Vi daranno problemi.
Quando passa una notte,
tra mano e mano è sempre necessario, a scanso di equivoci, spugnare
la superficie con acqua per rimuovere luntusosità, la condensa
(blush amine) che può formare la resina con gli sbalzi di temperatura.
Meglio se si passa una spugna tipo SCOTCH BRITE della 3M dalla parte ruvida.
Se passano più di 48 ore carteggiare finemene con carta grana 100,
sempre dopo avere spugnato la superficie oppure carteggiare a bagnato.
La resina C-Systems 10 10 CFS è applicabile facilmente a pennello
e rullo. Il rullo risulta essere, nella generalità dei lavori più
indicato e più rapido.
Quando C-Systems 10
10 CFS viene usata per incollare, applicare prima una mano su ambo le
parti per impregnare le superifici. Dopo circa 10 minuti aggiungere al
C-Systems 10 10 CFS laddensante n° 2 o le microfibre naturali,
applicare su di una parte e mettere in posizione con una leggera pressione
affinché le parti non si muovano.
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24)
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La funzione dello smalto e della vernice
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Lo smalto o la vernice
sono state la protezione del legno per tantissimo tempo e ancora oggi
lo sono, ma con un compito assai più leggero. Il legno un materiale
naturale, leggero, resistente, senza memoria (non si stressa per gli sforzi
cui è sottoposto) ma soffre per lumidità, i parassiti
e il marciume. Il legno è una sostanza fibrosa che ha capillarità
e allora quando applichiamo lo smalto o la vernice la prima funzione che
questi prodotti hanno è quella di saturare le fibre del legno,
chiudendone la capillarità per impedire allumidità
di avere accesso allinterno. I prodotti vernicianti erano chiamati
a svolgere una funzione estremamente difficoltosa perché veniva
chiesto a loro di avere un magnifico aspetto ma anche di preservare il
supporto in tutta la propria integrità. Se è concesso fare
un paragone il ferro smaltato aveva il problema della ruggine e per quanto
minio si applicasse la manutenzione doveva essere precisa e puntuale.
Lavvento della zincatura a caldo ha risolto radicalmente il problema
mentre per il legno si dovrà aspettare ancora a lungo fino allavvento
delle resine epossidiche e la successiva formulazione per gli scopi precisi
di manutenzione e protezione del legno. Quando si costruisce in legno
con luso esteso del C-Systems 10 10 CFS e limpiego anche come
mano di fondo, la funzione dello smalto viene esaltata al massimo nella
sua valenza perché non gli viene più chiesto di inibire
lingresso dellumidità nelle teste del legno
o nelle giunture degli incollaggi ma solo quello di resistere agli agenti
esterni come sole, acqua e smog. Proprio così, perché le
peggiori condizioni ambientali vanno ad ridimensionare il miglioramento
che cè stato nei prodotti vernicianti. Inoltre la manutenzione
che una volta aveva unincidenza più conveniente oggi assume,
giorno dopo giorno maggiore rilevanza e richiede grande disponibilità
finanziaria.
E per questo motivo che una buona preparazione e protezione con
C-Systems 10 10 CFS seguita da verniciatura trasparente o applicazione
di stuccatura epossidica e smalto, consentirà di contenere non
solo le spese ma anche di avere sempre limbarcazione in perfetto
ordine e una protezione adeguata anche del capitale che essa rappresenta.
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25)
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Le giunzioni del legno
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Quando i legni
devono avere lunghezze importanti (per esempio per gli alberi delle barche
a vela ma anche i compensati che devono essere giuntati) si ricorre allincollaggio
che indipendentemente che sia epossidico come in questo caso o resorcinico
(Colla Rossa) deve rispettare regole fondamentali.
Per gli alberi, per esempio, è insostituibile fare la palella.
Impalellare vuol dire che le superfici da incollare devono essere rastremate
per una superficie che sia almeno 10 -12 volte lo spessore del legno da
incollare. In questa maniera si ottiene una coesione di raccordo eccezionale,
come se fosse tutto un pezzo. Il maestro dascia avrà scelto
con attenzione anche lorientamento delle fibre per esaltare queste
caratteristiche.
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26)
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La
sentina trasparente
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La costruzione dellimbarcazione
in legno, nel periodo attuale, rappresenta un netto taglio col passato
con le stesse imbarcazioni concepite alcuni decenni fa. Luso della
resina epossidica come il C-Systems 10 10 CFS
ha consentito da decenni di fare riparazioni e interventi risolutori che
negli anni hanno mostrato tutta la loro efficacia consentendo drastiche
riduzioni delle manutenzioni successive con percentuali vicine al cento
per cento, risparmio di denaro, disponibilità della barca invece
di averla in manutenzione e serenità e affidabilità nelluso.
Le molte imbarcazioni nuove pensate e progettate in epossidico hanno avuto,
molte volte anche la caratteristica di avere la sentina protetta con resina
epossidica C-Systems 10 10 CFS e di... mantenerle e lasciarle con questa
protezione... perché possiamo controllare in qualsiasi momento
eventuali infiltrazioni di acqua che sarebbero visibili e significherebbero
anche la presenza di qualche lesione nascosta o di cattiva lavorazione.
La sentina trasparente significa anche maggiore attenzione durante la
lavorazione perché imprecisioni errori e qualtaltro saranno
visibili... e allora non è possibile non rimediare immediatamente.
Se facciamo una considerazione di molti anni fa, quando gli aerei erano
costruiti con tela e la loro ossatura fatta in legno, la protezione contro
lumidità era volutamente fatta con la vernice trasparente
come la linea SPINNAKER. Infatti la vernice
trasparente garantiva per quei tempi la migliore protezione, era più
leggera se confrontata con gli smalti, cosa essenziale per gli aerei (e
anche per le barche) ma soprattutto consentiva, con un solo colpo docchio,
di controllare la perfetta integrità e il mantenimento delle strutture
lignee.
Un ulteriore impiego della protezione del legno a trasparente trova il
campo di applicazione nella costruzione del nuovo pozzetto
delle catene o della nuova ghiotta della doccia Infatti sulle
imbarcazioni datate il pozzetto delle catene è in acciaio o lamiera
zincata. Basterà il piano e le fiancatine di compensato di spessore
adeguato (dagli 8 a 15 mm) saldato con C-Systems 10 10 CFS
e il filetto laterale di sostegno e poi rifinito il tutto con quattro
o cinque mani di C-Systems 10 10 CFS e sarete sicuri per anni e anni.
Basterà unocchiata ogni stagione per controllare la perfetta
tenuta e conservazione del lavoro.
Quindi ben venga la sentina a trasparente perché sarà, una
volta ben fatta, il fiore allocchiello dellimbarcazione e
del suo Skipper.
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27)
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Verniciare
un albero in alluminio
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La maggiore parte
degli alberi sono di alluminio pochi pitturati a smalto la maggior parte
anodizzati. E improbabile anodizzare nuovamente lalbero e
allora bisogna pitturarlo bene. Lintervento sotto descritto vale
anche per quelli pitturati.
La perdita di intensità dellanodizzazione mette in evidenza
un colore brunito con punti più chiari quasi come canna di fucile.
Lo sbattere delle manovre, delle vele e lusura del tempo sono pienamente
giustificate. Lalbero dopo tanti anni donorato servizio presenta
anche qualche piccolo punto di corrosione. E senzaltro indispensabile
smontare tutto il fitting, le attrezzature a cominciare dai cavallotti
di acciaio, ponticelli, gli attacchi delle crocette, gli attacchi delle
sartie ecc. Generalmente le rivettature sono in acciaio e con lalluminio
creano potenziale corrosivo. Inoltre la maggiore parte dei fori sono praticati
dopo lanodizzazione e in quel punto il metallo è nudo.
Nel caso lalbero sia privo di corrosione è comunque sempre
consigliabile prevedere allo smontaggio del fitting perchè dopo
nella verniciatura se non ben mascherato con il nastro, la vernice tenderà
a fare ponte con gli accessori e dopo poco tempo si vedrà un piccolo
distacco anche se locale.
Inoltre le parti non smontate non potranno ricevere la nuova protezione
ed essere controllate.
Smontato lalbero dagli accessori e posto su due cavalletti è
opportuno lavarlo con un buon detergente come Bilge Cleaner della Boat
Life e sciacquarlo bene. Non usare solventi perchè le eventuali
presenze di oli o grassi vengono solo parzialmente portate via e una buon
parte rimane sulla sipeerficie nei posti più reconditi.
Carteggiare uniformemente con carta 220 - 240 per creare un buon ancoraggio
e dopo avere ben spolverato e pulito la superficie fare seguire questo
ciclo di pitturazione:
1° una di Nautilus Epoxy Primer diluito al 40% con C-Epoxy Thinner;
2° due mani di Epoxy Primer non diluito;
3° una carteggiata con grana 360-400;
4° due o tre mani di smalto polyuretanico due componenti del colore
desiderato.
I prodotti bicomponenti hanno la caratteristica di essere più
noiosi da preparare, da applicare... ma sono più performanti.
Nautilus Epoxy Primer, diluito col 40% di C-Epoxy Thinner e mescolato
correttamente ha un bassissimo spessore (pochi micron) bagna
molto e secca velocemente.
Il giorno seguente si può applicare la seconda mano di Epoxy Primer,
seguita, dopo ulteriori 24 ore dalla seconda mano e poi da una leggera
carteggiatura con carta 360-400 per eliminare eventuali rigature di pennello.
Ora abbiamo una superficie perfettamente liscia ed omogenea, di spessore
uniforme e potremo il giorno seguente, questa volta se si desidera anche
a spruzzo, applicare Nautilus Polyurethane Enamel. E uno smalto
polyuretanico a due componenti lucidissimo e resistentissimo alle intemperie.
Nautilus Polyurethane Enamel ha la caratteristica, di potere essere applicato
di seguito mano su mano senza carteggiare e su prodotto ancora fresco
(circa 40 -60 minuti tra mano e mano).Questo ciclo comporta uno spessore
totale di circa 120 -150 micron (mille micron fanno un millimetro) quindi
lo spessore totale è poco più di un decimo di millimetro
che seguirà perfettamente tutti i movimenti, sollecitazioni e dilatazioni.
Ma il lavoro non finisce qui. Nel rimontare gli accessori è importantissimo,
che dove ci sono accoppiamenti di metalli differenti, cavallotto dacciaio,
rivetto di acciaio... albero di alluminio o ai bulloni delle crocette
ecc.. interporre, al momento del montaggio uno strato di protettivo tipo
DURALAC o prodotto equivalente per impedire, per anni e anni, la corrosione
derivante da metalli con diverso potenziale.
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28)
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Verniciare
la testa del bulbo
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Il trattamento per
la rimozione del bulbo (soprattutto se di ghisa) e la successiva rimessa
in opera richiede anche queste attenzioni.
1) Smontaggio del bulbo e rimozione dei tiranti, dei perni.
2) Sabbiatura completa del bulbo e applicazione della prima mano di Nautilus
Epoxy Primer Due, seguita dopo almeno 12 ore dalla seconda mano.
3) Dopo almeno 12 ore, applicazione della prima mano di C-Systems 10 10
CFS e quando appiccicaticcio (stick), della seconda mano
fino a
10 cm dallattaccatura del bulbo.
4) Contemporaneamente alla sabbiatura del bulbo sarà stata fatta
pulizia della sede della pancia se possibile ancora con la
sabbiatura e portando via tutti i residui di vecchi stucchi (che senzaltro
saranno poliestere) o ancora peggio delle tracce di silicone.
5) Controllo minuzioso in sentina in corrispondenza dellattaccatura
per controllare la perfetta integrità di tutta la struttura e considerare
non solo larea di attaccatura ma anche quella circostante
per almeno il doppio della dimensione del bulbo. Questo nel caso non ci
sia un ragno allinterno che scarichi su una più
ampia superficie le forze e il peso del bulbo. Se questa parte non è
perfettamente integra sarà opportuna lapplicazione di ulteriore
stratificato di vetro che vada a formare spessore e scarichi
le forze più lontano possibile dallattaccatura, che è
in posizione obbligata. Se cè spazio attaccare con C-Systems
10 10 CFS degli spessori di legno in corrispondenza dei bulloni per aumentare
la distanza di tiraggio.
6) A questo punto
due mani di C-Systems 10 10 CFS saranno state
applicate contemporaneamente al bulbo
nella parte di attacco e per
un collare di almeno 10 cm.
7) Inserire nel bulbo i nuovi perni
avendo cura di proteggere la
parte che viene inserita con DURALAC o prodotto equivalente per impedire
la coppia galvanica per differente potenziale tra metalli. La parte filettata
libera sarà protetta con una mano di Nautilus Epoxy
Primer Due.
8) Presentare il bulbo in posizione e avvicinarlo fino a circa 3-5 cm
dal completo serraggio.
9) Sulla resina C-Systems 10 10 CFS, se possibile ancora non secca
ma appiccicosa (stick come un nastro adesivo) applicare generosamente
(mediamente 1 2 centimetri) Nautilus Epoxy Light Filler (a catalizzazione
standard) alzare ancora il bubo e cominciare a serrare. Lo stucco formerà
uninterfaccia perfetta tra bulbo e scafo, buona parte dello stesso
deborderà allesterno e sarà raccordato con lo scafo.
Bisogna considerare che la maggior parte degli attacchi dei bulbi è
standard e le superfici non sono collimanti, non toccano bene quindi tutto
lo scarico delle forze avviene sui tiranti. Se facciamo combaciare perfettamente,
la parte interessata della carena e la parte superiore del bulbo, su una
superficie rigida e perfettamente combaciante (Nautilus Light Filler,
inoltre, fa anche una tenuta di incollaggio) avremo una distribuzione
di sforzi su una parte maggiore anziché puntiforme. Se usassimo
della gomma polyuretanica, simile alla nostra Nautilus Polyurethane Sealant
(mai usare silicone) avremmo un accoppiamento di qualità
inferiore perchè la gomma ha un carico di tenuta decisamente più
basso. I fori della carena, dove passano I perni filettati, saranno stati
pennellati con un po di resina per compattare le fibre di vetro
esposte per testa.
10) La parte con C-Systems 10 10 CFS che forma il colletto
della zona superiore del bulbo, sarà carteggiata a bagnato e poi
tutto il bulbo protetto con due mani complete di C-Systems 10 10 CFS seguita
da Nautilus Epoxy Light Filler con spatola dentata, poi con spatola liscia
e ancora C-Systems 10 10 CFS (due mani) più due mani di Nautilus
Epoxy Primer due e antivegetativo Nautilus S.P.
Ora siamo certi della qualità del lavoro e se non possiamo farlo
direttamente sarà veramente importante controllare la corretta
successione delle fasi dellesecuzione degli addetti ai lavori.
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29) |
Il caloredel colore |
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Le superfici bianche
hanno una temperatura, esposte al sole, di circa la metà di una
superficie nera e precisamente: 34°C bianca e 66°C la stessa
superficie di legno pitturata di nero. Questi valori si hanno con una
temperatura dellaria di 27°C. Il legno pitturato a trasparente,
nelle stesse condizioni ambientali, a seconda del colore dellessenza,
supera largamente i 50°C. Se invece che legno la superficie è
di alluminio o ferro, allinterno dobbiamo prevedere una coibentazione
di tutto rispetto altrimenti la barca diventa un forno. Lo stesso vale
per le superfici di vetroresina. Una barca col gel-coat scuro, blu o
nero ha una temperatura superficiale ancora più alta di quella
del legno, perché ha un K-termico altissimo rispetto
al legno. Questo calore comporta una forte dilatazione e un maggiore
stress alla laminazione. Molte volte si traduce, quando la barca non
è ben coibentata, in maggiore temperatura degli interni (tutti
hanno presente il senso di nausea accentuato quando si scende, in Estate,
durante la navigazione allinterno della barca) senza considerare
che ogni colatura di detersivo per la pulizia della coperta, sarà
ben evidente perchè formerà una bella gora
sulle fiancate. Siamo daccordo che il blu è più
bello o forse lo desideriamo tanto solo perché vediamo meno barche
di questo colore? Abbiamo tutti la libertà di scelta ma dobbiamo
considerare che molti cantieri, per il colore blu
chiedono anche
un sostanzioso extra e allora cè proprio da pensare che
è solo una questione di moda. |
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30) |
Il compensato |
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Osservate nelle fotografie a lato i due tipi di compensato dello stesso spessore. Sono tutti e due omologati RINA e WBP ma i risultati dei test sono diversi. Naturalmente il costo di quello in alto legno Mogano Okumè d’importazione, è circa, a parità di spessore, la metà del secondo, legno Mogano Kaya, Sipo o Sapeli. Ciò vuol dire che quando si comprano duemila euro di compensato si spende il doppio per l’altro tipo. Se invece si prende il Mogano Okumè di produzione nazionale il risparmio è solo intorno al 10-15%. Il primo tipo ha le facce esterne estremamente sottili (poca barriera all’umidità superficiale), quelle interne di maggiore spessore e... porose (grande capacità di assorbimento dell’acqua). Nel tipo nazionale i fogli esterni ed interni hanno spessore analogo e creano una barriera più efficace contro l’umidità superficiale, grazie anche alla qualità del legno. La quantità di colla impiegata nella fabbricazione del compensato (simile alla nostra COLLA ROSSA), crea una barriera più efficace anche alle intemperie e agli stress, perché impregna in maniera più omogenea i fogli che lo formano.
Quando poi si vanno a fare i conti ci si accorge che il costo dei materiali nella costruzione, riparazione, modifica, trasformazione della nostra barca, rispetto al costo della mano d’opera, è una percentuale minima. Anche il maggiore costo del compensato diventa irrisorio perché a parità di resistenza il compensato nazionale Mogano Kaya, Sipo o Sapelli WBP e omologato RINA potrà essere di spessore inferiore (a parità di peso risulta sempre circa il 30% più forte) ed è, senza dubbio, più stabile dimensionalmente, più resistente e non soggetto a critiche. Il primo tipo ha un peso specifico di 500 kg/m3 e l’altro di 600. A parità di spessore e di classe di incollaggio, la resistenza in Mpa (megapascal) a flessione longitudinale è 48 e trasversale è 6; per il secondo tipo i valori sono 72 ed 8. Esattamente il 50% in più.
Il modulo di elasticità longitudinale e trasversale, sempre con gli stessi parametri, per il primo è 7700 e 300 Mpa, mentre per il secondo in Mogano 10500 e 500 Mpa. E anche qui come media siamo intorno al 50%.
Tutte le informazioni tecniche sul sito
www.bellottispa.com |
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(torna
sopra)
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